Catanzaro: conclusa l’inchiesta tolta a De Magistris (40 avvisi di garanzia)

Pubblicato il 17 Settembre 2009 - 13:27 OLTRE 6 MESI FA

Si conclusa l’inchiesta “Poseidone”, avviata dalla Procura della Repubblica di Catanzaro nel 2005 su presunti gravi illeciti che sarebbero stati commessi nel settore della depurazione in Calabria. I carabinieri del Reparto operativo del Comando provinciale del capoluogo calabrese stanno notificando  40 avvisi di conclusione delle indagini ad altrettanti indagati tra i quali figurano Giuseppe Chiaravalloti, ex presidente della Giunta regionale calabrese, nonchè legale rappresentante pro tempore del Commissariato straordinario per l’emergenza ambientale; Domenico Antonio Basile, ex assessore all’Ambiente della Regione Calabria; Giovambattista Papello, ex responsabile unico del procedimento presso l’ufficio del commissario; diversi funzionari pubblici ed imprenditori.

Associazione per delinquere, concussione, falsità ideologica del pubblico ufficiale in atti pubblici, omessa denuncia di reato da parte del pubblico ufficiale, favoreggiamento personale, truffa, tentata turbativa  degli incanti, abuso d’ufficio, i reati che, a vario titolo, sono contestati agli indagati dal procuratore aggiunto della Repubblica Giuseppe Borrelli, che ha emesso il provvedimento. Borrelli, dopo cinque mesi, ha concluso l’indagine ereditata dal sostituto procuratore Salvatore Curcio nel 2007, quando il caso venne sottratto all’allora titolare Luigi de Magistris dall’ex procuratore capo Mariano Lombardi, che gli revocò la delega a seguito di un informazione di garanzia inviata all’avvocato e parlamentare del Pdl Giancarlo Pittelli senza che lui fosse stato avvertito.