Christoph Waltz, attore “resuscitato” da Quentin Tarantino, oscura Brad Pitt. La fama grazie al film “Bastardi senza gloria”

Emiliano Condò
Pubblicato il 18 Agosto 2009 - 13:22 OLTRE 6 MESI FA

Tra i talenti del regista Quentin Tarantino c’è quello di saper pescare sempre l’attore giusto per il ruolo giusto. L’identikit del candidato ideale, per il regista americano, è più o meno sempre lo stesso: mezz’età, crisi esistenziale e carriera in parabola discendente.

Era accaduto con il John Travolta di Pulp Fiction, reduce da una lunga crisi artistica e riconsegnato a una “seconda giovinezza” proprio da Tarantino. Adesso, invece, è toccato al decisamente meno noto Christoph Waltz.

L’attore austriaco, 52 anni, dopo un inizio nel teatro si era avviato ad una carriera di basso spessore: tanta televisione in Germania e Inghilterra (paese dove Waltz vive dopo essersi sposato) e qualche, dimenticabile, film. Schiettamente, lo riconosce lo stesso attore: «I film che ho girato senza  vergognarmene sono veramente pochi».

Waltz stava per mollare tutto; Tarantino, invece, stava per mollare il suo film “Bastardi senza gloria” proprio perché non riusciva a trovare l’attore adatto per la parte del colonnello delle SS Hans Landa, «uno dei migliori personaggi che abbia mai concepito». I due, quindi, si sono trovati. E Waltz, dopo anni di produzioni di serie B, si è trovato ad alzare la statuetta di Miglior Attore a Cannes oscurando la star annunciata del film Brad Pitt.

Inevitabile, tra i due, lo scambio di battute al miele: «Mi hai restituito la mia vocazione» ha detto l’attore al regista. «Mi hai restituito il mio film. Grazie» ha risposto Tarantino.

L’attore, di classica formazione viennese ( ha studiato canto e opera all’Università della Musica di Vienna) non ha ancora capito come e perché sia diventato un attore: «Il motivo principale per cui uno inizia una carriera del genere è un arresto nella crescita. Che è una cosa fantastica a 18 anni. Farne un modo per vivere, però, è decisamente un’altra storia».

Ora, la preoccupazione dei critici europei è che Waltz possa “bruciarsi”. Dice il regista: «Tanti giornalisti mi hanno chiesto di proteggere Chris. Uno mi ha detto di impedirgli di fare il cattivo nei film alla “Die Hard”».

L’attore austriaco, però, sembra intenzionato a proteggersi da solo. Ora si gode l’improvvisa gloria, ha assunto un agente statunitense,  e, per il futuro, si vedrà: «Sono aperto a tutte le possibilità, ma, al momento non mi sono impegnato con nessuno».