Cia, interrogatori/ Cresce pressione su Obama per perseguire gli agenti che hanno praticato torture

Pubblicato il 21 Aprile 2009 - 12:38 OLTRE 6 MESI FA

L’amministrazione Obama è contraria a perseguire legalmente anche i legali del ministero della Giustizia autori, durante l’amministrazione Bush, dei documenti che autorizzavano gli agenti della Cia ad usare metodi brutali negli interrogatori dei sospetti terroristi, a quanto ha dichiarato ai giornalisti il segretario della Casa Bianca Rahm Emanuel.

Le dichiarazioni di Emanuel sembrano andare al di là, rileva il Washington Post, della decisione del presidente Barack Obama di non perseguire gli agenti che, con l’autorizzazione del ministero della difesa, hanno praticato sui detenuti torture come il ”waterboarding”, una forma di annegamento simulato.

Barack Obama ha difeso la pubblicazione dei memorandum sulle tecniche di interrogatorio della Cia in quanto si trattava di «circostanze eccezionali» e «le informazioni segrete erano già state compromesse». E nella sua  prima visita al quartier generale a Langley, in Virginia, il presidente americano ha ribadito la sua promessa di proteggere sia l’identità dei funzionari dell’intelligence che la sicurezza delle informazioni e i segreti.

La decisione del presidente sta già suscitando crescenti polemiche e da più parti, anche da alcuni membri dell’amministrazione, si chiede che gli agenti vengano inquisiti per aver praticato vere e proprie forme di tortura. Una richiesta in tal senso è stata avanzata anche in un editoriale del New York Times.

Il quotidiano ha anche chiesto al Congresso che venga rimosso dal suo incarico il giudice Jay Bee, ex-vice segtretario alla Giustizia e uno degli autori dei documenti che autorizzavano la Cia a trattare i sospetti terroristi brutalmente.

Il Capo della Casa Bianca ha motivato la decisione di non perseguire gli agenti affermando che è giunto il tempo di riconoscere «gli errori» e di «andare avanti». Ma secondo il New York Times difficilmente Obama riuscirà ad evitare un’approfondita inchiesta atta a far completa luce su quanto disposto per la lotta al terrorismo dal suo predecessore.