Coronavirus, genitori separati: le regole per visite, spostamenti e convivenza

di Redazione Blitz
Pubblicato il 29 Marzo 2020 - 11:36 OLTRE 6 MESI FA
Coronavirus genitori separati: le regole per visite e spostamenti

Coronavirus genitori separati: le regole per visite e spostamenti (Foto archivio ANSA)

ROMA – Come gestire ai tempi delle misure restrittive del coronavirus le situazioni famigliari di genitori separati e divorziati? Il giudice di Milano ha stabilito che in materia di divorzi e separazioni, il diritto di visita ai figli prevale sul decreto di urgenza. Per questo motivo l’Associazione Matrimonialisti italiani ha messo a punto un vademecum per i genitori separati, così da potersi organizzare per visite, spostamenti e convivenza.

Fiorenza Sarzanini sul Corriere della Sera riporta quanto dichiarato dal giudice Piera Gasparini lo scorso 11 marzo, secondo cui “nessuna chiusura in ambito regionale può giustificare violazioni di provvedimenti di separazione e divorzio”. Insomma la distanza sociale non può valere nel caso di figli di genitori separati o divorziati.

Ettore Gassani, presidente dell’Associazione Matrimonialisti italiani, ha spiegato: “E’ un precedente importante che non fa comunque giurisprudenza”. Motivo per cui l’Ami ha deciso di redigere un vademecum in aiuto ai genitori che vi riproponiamo.

Spostamenti: meglio evitare per i bimbi sotto i 5 anni

Il decreto consente di andare a fare visita ai figli o a prenderli ovunque siano, anche se questo significa spostarsi in un diverso Comune dal proprio di residenza o in una diversa Regione. Gli esperti consigliano comunque di non effettuare spostamenti dei ragazzi superiori ai 30 chilometri, per limitare il rischio di esporre i propri figli a troppi contatti con altre persone. Rimane sconsigliato lo spostamento per i bambini sotto i 5 anni, perché la salute del proprio figlio deve essere sempre garantita. 

Genitore non collocatorio: appartamento e quarantena

Nel caso in cui il genitore non sia il collocatario, nell’abitazione bisogna evitare il contatto con i ragazzi per diminuire il rischio di contagio, dato che i minori vengono da un’altra abitazione.

Per questo motivo, quando i figli entrano nell’abitazione del genitore non collocatario è importante che i ragazzi e bambini abbiano una stanza dedicata, in modo da non avere distanza ravvicinata con eventuali compagni o altri figli che abbiano la residenza presso l’abitazione.

Se invece il genitore non collocataria ha avuti contatti con persone contagiate, oppure ha accusato malesseri, ha il divieto di uscire di portare con sé o vedere i figli e deve rispettare la quarantena. Questa regola vale anche per il genitore affidatario, quindi nel caso in cui presenti sintomi o sia a rischio contagio è da valutare con il medico la permanenza dei figli nella stessa casa.

Nonni: si o no?

Nel caso in cui entrambi i genitori debbano uscire per lavoro, lo spostamento per portare i figli dai nonni è consentito dal decreto solo in caso di estrema necessità. I genitori quindi possono accompagnare i bambini dai nonni percorrendo il tragitto strettamente necessario per arrivare all’abitazione e poi recarsi al luogo di lavoro. Dato però che gli anziani sono la categoria più esposta al contagio da coronavirus, è fortemente sconsigliato a meno di gravi esigenze. 

(Fonte Corriere della Sera)