D’Alema all’attacco di Berlusconi: “Avevo profetizzato le scosse politiche, dia conto dei suoi atteggiamenti”

Pubblicato il 2 Settembre 2009 - 20:23 OLTRE 6 MESI FA

RO230609POL_0059D’Alema all’attacco di Berlusconi. Dal palco della festa del Pd di Genova, l’ex segretario dei Ds non ha lesinato critiche al premier: «All’estero Berlusconi appare colpito nella sua credibilità», visto che «emerge l’anomala concentrazione di poteri e siccome appare determinato a tenere il potere persino con violenza verso voci critiche, questo aprira’ una fase delicata nel paese».

Poi D’Alema si sofferma sulle sue parole “profetiche”, quando ipotizzò l’arrivo di «scosse politiche»: «Qualche settimana fa mi scappò di dire che il momento in cui viviamo, di massimo potere di Berlusconi, ma anche di inizio del declino, avrebbe aperto una fase delicata con il rischio di scosse politiche. Ci fu una campagna di insulti e illazioni ma la mia era una valutazione politica che alla luce dei fatti si rileva esatta».

Poi la richieste di risposte sulle vicende personali di Berlusconi, che per D’Alema «non sono gossip. Se Berlusconi avesse un’amante potrebbe essere gossip ma il fatto che il capo del Governo sia connesso, sia pure come utilizzatore finale, ad un giro di prostituzione organizzato, ha a che vedere con la credibilita’ dell’Italia e delle istituzione».

«Il premier – afferma l’ex ministro degli Esteri – deve dare spiegazioni non al Parlamento ma all’opinione pubblica e il fatto che non risponda è qualcosa che colpisce ulteriormente la credibilità delle istituzioni e dell’Italia».

Infine un augurio che le sue opinioni siano condivise anche nell’attuale maggioranza: «Io spero che non sia solo una manifestazione dell’opposizione ma scendano in campo i cittadini italiani e spero che anche nel centrodestra, nonostante lo stato politico di sudditanza, si levino voci preoccupate perchè su questa strada anche il loro futuro politico è compromesso».

«Ho l’impressione che qualche leader si renda già’ conto – ha conlcuso D’Alema – che Berlusconi è un problema per il futuro della destra».