Debora Serracchiani: “Voto Franceschini perché è simpatico e perché vuole creare una nuova classe dirigente”. E il Pd la rimprovera: “Anche Totò e Tina Pica erano simpatici, sarebbero stati due candidati straordinari”

Pubblicato il 1 Luglio 2009 - 17:18 OLTRE 6 MESI FA

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Debora Serracchiani, la donna che vanta il primato di essere stata più votata perfino di Berlusconi nella sua circoscrizione, ha rilasciato un’intervista a Curzio Maltese di Repubblica in cui dichiara di votare per Franceschini «perché è simpatico». Sono piovute molte critiche da parte di esponenti autorevoli del Pd dopo che l’intervista in questione è stata resa pubblica, critiche che rimproverano alla Serracchiani una presunta mancanza di rispetto e una scelta del leader basata solo sulla simpatia come spiega Zingaretti, il presidente della Provincia di Roma: «Se questo è il criterio, peccato che siano morti Totò e Tina Pica. Erano molto simpatici e sarebbero stati un ticket straordinario».

Per la Serracchiani, Bersani e D’Alema rappresenterebbero «il vecchio apparato». Il concetto di “vecchio” per molti all’interno del Pd sembrerebbe un termine improprio, meglio parlare dei ruoli svolti nel passato e nel presente dai vari protagonisti della nascita del Pd come fa Gianni Pittella, il responsabile organizzativo della mozione Bersani: «Il Pd nasce dall’incontro di milioni di cittadine e cittadini che hanno creduto in un progetto nuovo che affonda le sue radici nella storia delle grandi famiglie riformiste italiane. Negare questa storia, rimuoverla con sprezzante disinvoltura, negare il ruolo di chi ne è stato e ne è protagonista, è come recidere le proprie radici e buttarsi nel vuoto».

Per Marco Follini «la Serracchiani annuncia che voterà Franceschini perché è più simpatico. Ora finalmente so a cosa serve il rinnovamento: a sbaragliare gli antipatici»; segue la Pollastrini: «potrei rispondere sapete perché preferisco Bersani? perché sa cantare…. Ma per favore, non scherziamo! Cerchiamo di rispettarci di più e di saperci ascoltare. Comunque ci si schieri il Congresso ha il compito di dare prestigio alla politica e al nostro progetto». E infine, rincara la dose Enzo Carra: «A Curzio Maltese la “promessa” Debora Serracchiani ha rivelato di stare dalla parte di Franceschini perché è il più simpatico. Un buon motivo, non c’è dubbio. Ma basta per la leadership di un grande partito? Nel mondo di Debora il leader è biondo, bello, di gentile aspetto. E la colonna sonora è dell’orchestra Casadei: “Tu sei la mia simpatia”».

La neoeletta al Parlamento europeo, si difende, affermando che lei al congresso voterà Dario Franceschini non perché è il più simpatico, ma perché «vuole creare una nuova classe dirigente che diventi la classe di governo di un partito non più votato alla sola resistenza».