Elezioni amministrative/ Ballottaggi: vittoria numerica per il centrodestra, ma non politica. Si prende Milano, ma perde a Torino e Padova, non scalfisce Bologna e Firenze, va malino in Puglia

Pubblicato il 22 Giugno 2009 - 22:29| Aggiornato il 20 Novembre 2012 OLTRE 6 MESI FA

Vittoria con molte punte di amaro per il centrodestra. Si prende, strappandolo con le unghie al centrosinistra, il trofeo più prestigioso, la provincia di Milano. Conquista le amministrazioni comunali e provinciali in tante parti d’Italia, laddove nel 2004 aveva preso un cappotto di 50-8 alle province e 25-5 ai comuni: questa volta finisce rispettivamente 28-34 e 16-14, praticamente fifty-fifty.

Ma politicamente da queste elezioni il centrodestra non ottiene quello che voleva: fare sparire gli avversari dal Nord, dove invece conservano le province di Torino e Rovigo e battagliano fino all’ultimo voto a Milano (Penati arriva fino al 49,8% dei voti). Rimane guidato da Flavio Zanonato il comune di Padova, fortino Pd al centro di un Veneto leghista e pidiellino.

Si confermano poi inattaccabili le roccaforti rosse di Bologna e Firenze, ben difese dal 60,7% di Flavio Delbono e dal 60% del gianburrasca Matteo Renzi. Rimane delle sue idee anche l’elettorato di Ancona e Terni.

Più sfumato il risultato al Sud. In Puglia, il centrodestra si tiene il comune di Brindisi e conquista la provincia di Lecce dopo un tiratissimo testa a testa. Ma perde al comune di Bari, dove rimane in sella Michele Emiliano, perde a Foggia, alla provincia di Taranto e a quella di Brindisi. Va detto però che il centrosinistra pugliese ha fatto quasi ovunque degli accordi con l’Udc.

In Calabria il centrosinistra vince alle provinciali di Cosenza, perde a quelle di Crotone.