Esorcismi: mezzo milione all’anno si credono posseduti. Diavolo stakanovista o…

di Alessandro Camilli
Pubblicato il 23 Febbraio 2018 - 12:45 OLTRE 6 MESI FA
Angeli e demoni

Mezzo milione le persone che ogni anno sentono di essere possedute del Demonio, dal Maligno

ROMA – Mezzo milione le persone che ogni anno sentono di essere possedute del Demonio, dal Maligno. Numero che negli ultimi anni si è triplicato ma tranquilli, in realtà vuol dire che il Bene sta avendo la meglio e Satana, proprio quello col forcone e la coda, sta perdendo.

Cifre e considerazioni sulle possessioni e il loro significato arrivano direttamente dall’incontro di aggiornamento per gli esorcisti, regolarmente riconosciuto dalla conferenza episcopale, iniziato a Palermo. Il numero di 500mila persone che annualmente chiedono l’aiuto di un esorcista è solo una stima visto che non esistono dati ufficiali, ma è un numero in crescita, addirittura triplicato negli ultimi anni. La buona notizia però è che più ‘indemoniati’ ci sono e più sappiamo che sta per vincere il bene. Come spiega infatti al Corriere della Sera padre Paolo Carlin, frate cappuccino e portavoce dell’Associazione internazionale degli esorcisti: “L’azione più pericolosa del diavolo è quella che appare più innocua: la tentazione che porta al peccato e allontana da Dio. Più il Nemico è nascosto, più e pericoloso. Quando si manifesta è perché sta perdendo terreno”.

Se vogliamo però prendere sul serio numeri e soprattutto fatti, siamo allora di fronte ad un Diavolo sull’orlo della crisi di nervi, un Belzebù inaspettatamente stakanovista. Cinquecentomila possessioni l’anno, pur scontando tutti quelli che si rivolgono all’esorcista quando avrebbero invece bisogno di uno psicologo o solo di un amico, i depressi e i pazzi, resta infatti un numero enorme. Un numero che spalmato sui dodici mesi dell’anno vuol dire quasi 1400 casi al giorno e che su scala planetaria significa 60 milioni di possessioni l’anno. E se il Diavolo opera in Italia non si vede perché non dovrebbe fare altrettanto in altri luoghi.

Con questi ritmi letteralmente indiavolati il risultato è che la controparte, i ‘buoni’ e cioè i professionisti che combattono contro il Signore delle Tenebre, è in difficoltà. Come direbbe un sindacalista: sotto organico. E’ padre Cesare Truqui, allievo di padre Gabriele Amorth, a lamentare la scarsità di vocazioni specifiche tra i sacerdoti parlando al portale ‘Vatican News’ della Santa Sede: “Molti cristiani non credono più all’esistenza del Maligno, vengono nominati pochi esorcisti e non ci sono più giovani preti disposti a imparare la dottrina e la pratica di liberazione delle anime”. Padre Carlin, sempre al Corriere, spiega: “Tutte le persone che arrivano da noi soffrono, sono tante e noi siamo pochi, mai in numero adeguato. I tempi di accompagnamento si allungano…”.

Non tutti però possono operare in nome del Bene. Per farlo serve la licenza, ovviamente. Spiega, ancora il portavoce dell’Associazione internazionale degli esorcisti: bisogna guardarsi dai truffatori, da chi chiede soldi e si definisce “liberatore, medium, guaritore”, pure da quelli “che magari sono convinti di fare del bene” e fanno danni. Un esorcista può essere solo un sacerdote e “deve avere una espressa licenza scritta del proprio vescovo, come prevede il canone 1172 del diritto canonico. Ed è il vescovo a scegliere chi ritiene adeguato, non si diventa esorcisti per desiderio personale”. E poi c’è lo studio: “Qualcosa si muove, come associazione ci stiamo lavorando, ma purtroppo manca ancora una formazione accademica su angeli e demoni. E stata eliminata dopo il Vaticano II, chissà perché”.

E in questa angosciata domanda si può leggere la nostalgia per i bei tempi in cui se una donna non amava il marito, magari si innamorava di un altro, se un figlio non voleva fare il lavoro del padre, se un contadino non si inchinava al barone del contado, se insomma uno o una voleva liberamente fare di testa sua…chiaramente era posseduto, indemoniato.