Farmaci: stop a errori fra quelli simili, ecco le raccomandazioni

Pubblicato il 6 Agosto 2010 - 02:00 OLTRE 6 MESI FA

ttenzione alle prescrizioni telefoniche di farmaci: è questa uno dei consigli che arriva dalle raccomandazioni del ministero della Salute per evitare gli errori fra farmaci che hanno nomi simili o confezioni che si possono confondere con quelle di altre. Gli errori avvengono nelle corsie degli ospedali ma anche nelle case dei malati. Da qui la necessità di indicazioni per evitare che lo scambio si possa trasformare in un pericolo che può essere anche fatale.

Le raccomandazioni sono rivolte a tutti gli operatori dai farmacisti, ai medici e pediatri, alle Direzioni delle Asl sanitarie e alle aziende farmaceutiche. Fra i consigli c’è proprio quello ai medici di evitare le richieste verbali o telefoniche di farmaci e se necessario, solo in caso di urgenza, dare indicazioni chiare, ripetendo il nome , scandendo le lettere. Ai farmacisti viene raccomandato di verificare ‘nel rispetto dei ruoli’ un controllo dell’andamento della terapia farmacologica del paziente.

“La raccomandazione rivolta agli operatori del settore dal Dipartimento Qualità del ministero della Salute allo scopo di prevenire errori nella terapia farmacologica, a causa di medicinali che vengono facilmente scambiati con altri (farmaci Lasa), per la somiglianza grafica o fonetica del nome o per l’aspetto simile delle confezioni, va senz’altro nella direzione giusta” ha detto Luigi D’Ambrosio Lettieri, segretario della commissione permanente igiene e sanità del Senato. “Sono certo che questa iniziativa, a cui ho dato convinto e massimo sostegno sin dal principio – ha aggiunto – troverà unanime consenso tra gli operatori sanitari”.

Scambiare, infatti, una confezione di digitale con un analgesico, per esempio, ha ricordato, può determinare anche esiti fatali. “Questo può senz’altro essere evitato con comportamenti professionali di maggiore scrupolosità, prudenza e rigore – ha aggiunto il parlamentare plaudendo l’iniziativa del ministro della Salute Fazio – ma ritengo anche che vada fatto un altro sforzo verso la soluzione definitiva del problema”.