Fini: “In Italia non è a rischio il governo ma la fiducia dei cittadini nella politica. No al cesarismo. Il Parlamento deve essere la casa di tutti”

Pubblicato il 19 Giugno 2009 - 19:00 OLTRE 6 MESI FA

Per Gianfranco Fini, presidente della Camera dei deputati, l’Italia è politicamente a rischio. «Non credo che ci sia un rischio di instabilità per il governo. C’è un rischio di minore fiducia dei cittadini nei confronti della politica e delle istituzioni, cioè del fondamento della democrazia». Fini ha risposto così a chi gli chiedeva un giudizio sulla stabilità del governo Berlusconi dopo le vicende di Bari ma il presidente, in maniera bipartisan ha voluto specificare che «il tema non riguarda governo o opposizione, ma tutti gli attori della politica italiana».

«Una democrazia impotente e inefficace – ha affermato Fini nel suo intervento – alla lunga genera disillusione, scontento, alimenta la critica e il ripudio e finisce per alimentare progetti bonapartisti o cesaristi, con una delegittimazione del Parlamento inteso come luogo che rallenta le decisioni».

Per il presidente della Camera, ciò che serve ora è di rilanciare l’idea di una «democrazia più forte, più legittimata, più partecipata, più rappresentativa, più efficace» utile, secondo Fini a «battere le pulsioni che ci sono di un rinnovato anti-parlamentarismo». Per fare questo, «il nostro primo dovere è quello di rendere il Parlamento la casa di tutti e di favorire la partecipazione».

Sempre sul terreno della partecipazione politica, Gianfranco Fini ha aggiunto che non andare a votare per il referendum sulla riforma elettorale significa per i cittadini rinunciare al potere assegnato dalla Costituzione di far sentire la propria voce ai palazzi della politica:«È rinunciare a una importante modalità per riavvicinare cittadini, istituzioni e politica».