Fini replica a Berlusconi: “Parlamento né inutile né controproducente”. Franceschini sul premier: “Ormai si crede Napoleone”

Pubblicato il 21 Maggio 2009 - 17:53 OLTRE 6 MESI FA

Lo si potrebbe chiamare “Fronte del Parlamento”. Si ricompatta ogni volta (quindi spesso) il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi rivendica più poteri per l’esecutivo e meno per un’istituzione di cui non ha molta stima.

Alla testa del “Fronte” c’è il presidente della Camera Gianfranco Fini, che non ha aspettato molto a replicare agli affondi del premier: «L’assemblea di Montecitorio può essere giudicata, con i suoi 630 membri, pletorica ma certo non può essere definita né inutile né controproducente».

«Ridurre il numero dei parlamentari – concede Fini – è comunque ipotesi largamente condivisa; ridefinire ruolo e funzione del Parlamento è possibile, anche alla luce dei diversi ordinamenti costituzionali democratici dei Paesi occidentali. Sarebbe invece inaccettabile – puntualizza l’ex leader di An – la privazione del Parlamento, in quanto espressione della sovranità popolare, delle sue essenziali funzioni di indirizzo generale, di controllo dell’operato del Governo, di esercizio del potere legislativo».

Più duro, ovviamente, il segretario del Pd, Dario Franceschini: «Ormai sembra chiaro che si crede Napoleone. Il problema è che non è un signore di passaggio, ma il presidente del Consiglio, quindi sarebbe prudente non ridere. Tra 15 giorni gli italiani che andranno a votare faranno bene a pensarci più volte prima di dare più potere a chi si crede sopra la legge e la morale».

Assemblea legislativa inutile? Eccome se è utile. La mette sull’ironia l’ex premier Massimo D’Alema: «Parlamento pletorico? Veramente il Lodo Alfano è stato approvato con celerità perché lì c’era una crisi incombente che riguardava la sua persona».

Non si sorprende il leader dell’Udc Pierferdinando Casini: gli attacchi di Berlusconi ai giudici e al Parlamento «non rappresentano nulla di nuovo. Basta vedere chi ha mandato in Parlamento».