Foggia, due cadaveri in stazione: forse omicidio-suicidio

Pubblicato il 14 Aprile 2011 - 19:11 OLTRE 6 MESI FA

FOGGIA, 14 APR – Probabilmente uno ha ucciso l’altro e poi si e’ suicidato, forse erano entrambi ubriachi, forse i due uomini sono stati vittime di una violenta aggressione e sono stati uccisi. Di certo non sono morti per cause naturali i due cittadini stranieri, due senzatetto, probabilmente dell’Est, i cui cadaveri in avanzato stato di decomposizione, sono stati trovati nella notte in un vagone ferroviario, nella stazione di Foggia, nell’ex parco militare. A dare l’allarme sono stati alcuni cittadini stranieri i quali hanno riferito ad operai delle ferrovie che da un carro si propagava un cattivo odore.

Giunti sul posto insieme con agenti della Polfer, gli operai hanno fatto la scoperta: nel vagone c’erano due cadaveri con i volti resi irriconoscibili dai morsi dei topi: circostanza questa che rende difficile l’ identificazione. Sul pavimento, alcuni materassini in spugna, coperte e un tavolino coperto con un panno; sopra, un pezzo di pane. Poi alcune bottiglie di liquore e un cartone di vino. Tracce ematiche ovunque, un lenzuolo macchiato di sangue. In un angolo, coperti, i due cadaveri: uno dei due uomini – presumibilmente entrambi di eta’ compresa tra i 35 e i 40 anni – aveva indosso una maglietta e i pantaloni abbassati, l’altro solo un paio di slip.

Gli agenti della Polfer hanno anche trovato un cellulare, che sara’ sottoposto ad esami, e un pezzo di metallo, piu’ o meno a forma di pistone, lungo circa 40 cm, con alcuni capelli in punta. Una possibile arma, quindi: per questo il pezzo di metallo sara’ sottoposto ad accertamenti. Secondo il medico legale che ha compiuto un primo esame, non vi sono sui due cadaveri, all’esterno, evidenti lesioni provocate da armi da fuoco o da altri tipi di arma. Sara’ l’autopsia, quindi, a chiarire le cause della morte.

I due uomini sarebbero morti non piu’ di un paio di settimane fa: secondo quanto accertato finora dagli uomini della Polfer di Foggia, diretti da Pantaleo Cassano, infatti, il 31 marzo scorso e’ stato compiuto da personale delle ferrovie l’ultimo controllo dei vagoni in sosta in quella zona, nell’ambito di ispezioni periodiche che avvengono nella stazione. I carri, dopo essere stati controllati, sono poi stati sigillati, come avviene sempre dopo le ispezioni. I due uomini, quindi, per entrare hanno forzato con un martello il sigillo, cosi’ come abitualmente fanno i senzatetto alla ricerca di un giaciglio dove trascorrere la notte. Nei giorni scorsi, tra l’altro, per il generale aumento anomalo delle temperature sono stati registrati all’ interno dei vagoni piu’ di 30 gradi e cio’ spiegherebbe lo stato avanzato di decomposizione dei due corpi.

Le indagini sono dirette dal pm della Procura di Foggia Enrico Infante. L’episodio ricorda un altro ritrovamento, avvenuto il 17 settembre dello scorso anno: anche quel giorno vennero trovati nella stazione di Foggia, tra i rifiuti, rosicchiati dai topi, i corpi di due stranieri, senza fissa dimora, un cittadino marocchino di 46 anni e un liberiano di 32. Nei giorni successivi venne arrestato un romeno, anche lui senzatetto, che venne accusato dell’uccisione del marocchino, compiuta con colpi di ‘tondino’: il romeno lo avrebbe ucciso perche’ lo avrebbe ritenuto responsabile della morte del suo amico liberiano che invece – si scopri’ dopo, attraverso l’autopsia – era morto per cause naturali.