Fonsai: Premafin svaluta a 3,95 euro, accelera su Unipol

Pubblicato il 31 Marzo 2012 - 01:06 OLTRE 6 MESI FA

MILANO, 30 MAR – Premafin convoca l'assemblea per l'aumento di capitale da 400 milioni di euro riservato a Unipol e vara il piano di risanamento ai sensi dell'articolo 67 della legge fallimentare. Due passaggi necessari per procedere lungo la strada dell'aggregazione con la compagnia bolognese, resi ancora piu' urgenti dal faro acceso dalla Procura di Milano sullo stato di salute di un gruppo con 2,1 miliardi di debiti (quasi 2,5 miliardi considerando anche le holding private della famiglia Ligresti Sinergia e Imco).

Premafin ha anche approvato il bilancio 2011, chiuso con una perdita 440,3 milioni di euro (102,8 milioni nel 2010) frutto di una svalutazione da 436,5 milioni della quota del 35,8% in Fonsai. Sulla base delle perizie di Pwc e di Maurizio Dallocchio la quota e' stata svalutata da 7,4 a 3,95 euro ad azione. Un valore quasi quattro volte superiore a quello di borsa e che trova conferma anche nel valore implicito delle offerte di Unipol e Sator-Palladio che, indisponibili a lanciare un'opa su Fonsai (per la quale chiedono l'esenzione da salvataggio), sono pero' pronti – secondo i periti di Premafin – a pagare un premio importante per la quota della compagnia in portafoglio alla holding dei Ligresti.

Grazie alla stima generosa di Fonsai il patrimonio netto di Premafin, indebitata per 370 milioni con le banche, si e' mantenuto positivo per 141,4 milioni. La valutazione della quota entrera' nelle trattative con Unipol per stabilire il prezzo dell'aumento di capitale Premafin, su cui l'assemblea della holding si esprimera' il 17 e il 21 maggio in prima e seconda convocazione, quando verra' approvato anche il bilancio.

La ricapitalizzazione e' elemento essenziale del piano di risanamento approvato e gia' inviato al professionista proposto all'attestazione di ragionevolezza (attesa ''in tempi rapidi''). L'altro pilastro del piano e' l'accordo di ristrutturazione dei 368 milioni di debito in corso di definizione con le banche e che prevede un convertendo a 3 anni da 225 milioni, sottoscritto dagli istituti e da Unipol, e l'allungamento a fine 2018 della restante parte del debito. ''La convocazione dell'Assemblea Straordinaria e' un importante tassello nel piano di risanamento di Premafin e ci consente di proseguire nel percorso intrapreso per la realizzazione del progetto di integrazione con Unipol'' ha dichiarato la presidente della holding, Giulia Ligresti.

Sul fronte giudiziario il pm Luigi Orsi, titolare dell'inchiesta sul gruppo, ha sentito come testimone Flavia Mazzarella, vice direttore generale dell'Isvap, authority preposta a vigilare sulle assicurazioni che in questi anni non e' pero' stata in grado di intercettare le maxiconsulenze e le operazioni immobiliare tra la famiglia Ligresti e la compagnia. Operazioni che hanno contribuito ad aggravare i conti di Fonsai e che hanno spinto Orsi ad allargare lo spettro di un'inchiesta che vedeva Salvatori Ligresti indagato dallo scorso anno per ostacolo all'attivita' di vigilanza. Il pm, dopo aver ascoltato diversi testimoni nei giorni scorsi, ha ricevuto anche una breve visita dell'avvocato Giuseppe Iannaccone, legale di Ge Capital, tra i creditori di Premafin il piu' cauto sull'approvazione definitiva della ristrutturazione del debito.

Ieri sono arrivate sul tavolo di Orsi anche le conclusioni degli accertamenti sul titolo Premafin svolti dalla Consob: tra novembre 2009 e settembre 2010 i trust basati nei paradisi fiscali che controllano il 20% della holding, per la commissione riconducibili ai Ligresti, hanno sostenuto le quotazioni del titolo Premafin con acquisti a ripetizione, permettendo cosi' ai pegni offerti dalle societa' dei Ligresti Sinergia-Imco, rappresentati proprio dalle azioni Premafin, di mantenersi sufficientemente capienti per garantire i debiti.

Una manipolazione del titolo che potrebbe portare a contestare a Salvatore Ligresti il reato di aggiotaggio. Ma la Procura indaga anche sul danno patrimoniale prodotto dalle operazioni tra i Ligresti e Fonsai e sulla trasparenza delle comunicazioni sociali del gruppo. Resta acceso anche un faro sulle condizioni del gruppo, giudicate estremamente preoccupanti, anche se l'intenzione della Procura sarebbe di interferire il meno possibile sulle operazioni di mercato in corso.

Su richiesta della Consob, sono stati pubblicati gli accordi integrali tra Unipol e Premafin. Ai consiglieri della holding Unipol assicurera' lo stipendio fino alla scadenza naturale del mandato, in occasione dell'approvazione del bilancio 2012, nonostante dopo le ricapitalizzazioni a maggio, Unipol mettera' i suoi uomini nel consiglio della holding.