Franceschini, no a pubblicità personale a pagamento, invito alla calma e alla chiarezza

Pubblicato il 22 Settembre 2009 - 13:30 OLTRE 6 MESI FA

Dario Franceschini ha rivolto un appello agli altri candidati alla segreteria del Partito Democratico per una “autoregolamentazione, che preveda di bloccare tutte le forme di pubblicità personale a pagamento” in vista della conclusione della prima fase del confronto interno al partito e poi delle primarie del 25 ottobre.

“E’ una richiesta di buon senso. Non c’è bisogno – ha detto  Franceschini – di mettere le nostre facce sui muri. Mi arrivano messaggi da iscritti ed elettori che lamentano le affissioni di manifesti in varie città. In un momento di crisi del Paese e con i circoli del Pd che vorrebbero risorse per le loro attività politiche e di opposizione contro il Governo di centrodestra, è sbagliato impegnare risorse finanziarie in costosissime campagne personali”. Per Franceschini occorre bloccare tutte le forme di pubblicità dalle affissioni agli spot televisivi, agli appelli sui giornali: “sarebbe importante – ha detto rivolto a Bersani e a Marino – se facessimo tutti insieme questa scelta. Il confronto, nella chiarezza, sia sulla qualità delle idee e non sulle risorse a disposizione”.

Franceschini , sempre in occasione della presentazione delle iniziative in vista delle primarie, ha anche affermato  che non c’e’ “contrapposizione” tra le due fasi che porteranno all’elezione del nuovo segretario del Partito Democratico ed e’ “assurdo avere paura degli elettori”.  Per l’attuale segretario del Pd non si devono contrapporre la prima fase che vede impegnati nel dibattito e nelle votazioni gli iscritti al partito, che si concluderà  con la convenzione nazionale dell’11 ottobre, e la seconda fase, quella che porterà  alle primarie.

Franceschini ha quindi invitato i concorrenti alla segreteria ad affrontare con più calma la situazione: “non capisco tanta agitazione, tanta frenesia. Non dobbiamo caricare di troppe tensioni il giudizio degli iscritti. Il mio è un invito alla calma e alla chiarezza. Chi vince dovrà farlo su una linea chiara e presentare così  alle primarie il progetto di Pd che intende proporre per cambiare il Paese. Le primarie dovranno parlare al Paese”. La campagna di Franceschini, intitolata ‘Liberiamo il futuro”, prevede “dieci discorsi agli italiani”, a partire dal 28 settembre a Milano e per terminare il 24 ottobre a Marzabotto.