Fumo e riduzione dell’udito: anche quello passivo è dannoso per le orecchie

Pubblicato il 17 Novembre 2010 - 14:52 OLTRE 6 MESI FA

Il fumo passivo provoca danni all’udito e potrebbe portare anche i non fumatori ad avere difficoltà nell’ascoltare una conversazione, per esempio, se c’è un rumore di fondo. Finora era noto che a lungo andare, nei fumatori si potevano riscontrare danni a quest’organo ma ora, grazie ad uno studio dell’università di Miami e della Florida International University si allarga, di molto, lo spettro del rischio di riduzione dell’udito, anche se non si è mai fumato.

Secondo i ricercatori americani, che hanno analizzato i test per l’udito di oltre 3.700 volontari tra fumatori e non fumatori, i danni all’orecchio derivano dal fatto che gli effetti del fumo possono interrompere la circolazione sanguigna nei piccoli vasi dell’organo, lasciandolo senza ossigeno e provocando un accumulo di sostanze tossiche nei vasi.

Per valutare l’esposizione passiva al fumo, gli scienziati hanno sottoposto i volontari ad un test ematico per controllare la presenza nel sangue di un sottoprodotto della nicotina, chiamato cotinina che si produce nell’organismo quando questo entra in contatto con il fumo di tabacco. Secondo David Fabry, che ha guidato la ricerca pubblicata su Tobacco Control, ”non è ancora stabilita esattamente la durata dell’esposizione al fumo necessaria per andare incontro ai danni all’udito – ha affermato – ma sappiamo con certezza che la soglia di esposizione è molto bassa”.