Fusione Repubblica-Stampa: Gasparri(Fi), “Faro” su Antitrust

Pubblicato il 6 Giugno 2016 - 06:41 OLTRE 6 MESI FA
Fusione Repubblica-Stampa: Gasparri(Fi), "Faro" su Antitrust

Maurizio Gasparri: “Faro” sulla Fusione Repubblica-Stampa (foto ANSA/ANGELO CARCONI)

ROMA – Michele Ainis, neo editorialista di Repubblica e neo componente della Commissione Antitrust ha fatto scattare il sen.Maurizio Gasparri , vice presidente del Senato, che ha rilevato un potenziale conflitto di interessi. La Commissione Antitrust, nota anche come Autorità per la concorrenza e il mercato, dovrà infatti esaminare la annunciata fusione fra le società editrici di Repubblica e della Stampa e questo ha messo in allarme non solo Gasparri:

“Ho segnalato, in una lettera indirizzata al Presidente del Senato Grasso, l’anomalia del doppio ruolo ricoperto dal professor Michele Ainis, al contempo editorialista di Repubblica e membro appena designato, dallo stesso Grasso e dalla presidente della Camera, all’Antitrust. Come è evidente, Ainis si troverebbe, una volta depositati gli atti, a dover valutare la fusione dei gruppi editoriali Espresso-Repubblica e la Stampa. Fusione che ha già suscitato molte polemiche perché, come ha anche pubblicamente ammesso l’ingegner De Benedetti, violerebbe i limiti fissati per le concentrazioni editoriali. Ora sembra che il professor Ainis si asterrà in sede di giudizio. Ne prendiamo atto e sollecitiamo comunque il Presidente del Senato a vigilare sulla correttezza dei comportamenti in una vicenda molto delicata, che segnerà un cambiamento radicale nel mondo dell’editoria e sulla quale va puntato un faro”.

La situazione è obiettivamente complessa. Se Ainis si asterrà, i votanti della Commissione saranno solo 2, perché il consiglio dell’Autorità è formato da 3 persone, e quindi, in caso di divergenza di giudizio, sarà prevalente il voto del presidente, Giovanni Pitruzzella. Nella motivazione della nomina di Ainis c’era proprio l’urgenza di scongiurare tale eventualità.

Forse nessuno, a Torino o a Roma, aveva considerato l’eventualità e il passaggio di Ainis dal Corriere della Sera a Repubblica è stato deciso senza troppo rifletterci, in una infornata di collaboratori, della cui urgenza ai fini di frenare l’emorragia delle vendite nessuno aveva la percezione. Ainis è passato a Repubblica, informa Prima, insieme con Marco Belpoliti, scrittore e critico letterario, Roberto Toscano, diplomatico (dalla ‘Stampa’), Alberto Melloni, studioso di storia del cristianesimo (dal Corriere).