Gelmini/ Riforma dei licei approvata dal Consiglio dei Ministri, più discipline e meno ore

Pubblicato il 12 Giugno 2009 - 14:48 OLTRE 6 MESI FA

Il Consiglio dei Ministri ha approvato oggi in prima lettura il decreto presidenziale per la riforma dei licei ad opera del ministro Maria Stella Gelmini.

La riforma, che partirà dall’anno scolastico 2010-2011 nelle prime e nelle seconde classi, prevede sei nuovi licei: classico, scientifico, delle scienze umane, artistico, linguistico, musicale e coreutico.

Saranno tre gli indirizzi per il liceo artistico, due quelli dello scientifico e due gli indirizzi del liceo delle scienze umane. Tutte le sperimentazioni del liceo classico e scientifico (oltre 70 tra sperimentazioni e progetti assistiti) subiranno un drastico calo di ore. Ma nessuna disciplina verrà impoverita di un numero di ore superiore al 30 per cento. Oltre ai sei licei,  si avranno 400 indirizzi sperimentali e più autonomia per le scuole e la razionalizzazione dei piani di studio.

Altra novità della riforma è la nascita del liceo delle Scienze umane, che sostituisce il vecchio liceo socio – psico – pedagogico. Sarà obbligatorio l’insegnamento del latino, così come nei licei Classico, Scientifico e Linguistico, mentre sarà facoltativo negli altri licei.

L’unico aumentato di numero previsto riguarda la matematica, la fisica e le  scienze “per irrobustire”, si legge in una nota del Miur «la componente scientifica nella preparazione liceale degli studenti e saranno potenziate le lingue straniere, con la presenza obbligatoria dell’insegnamento di una lingua straniera nei cinque anni ed eventualmente di una seconda lingua straniera usando la quota di autonomia».

Inoltre, le scuole potranno attivare insegnamenti opzionali ma soltanto nei limiti delle risorse disponibili. Tra gli insegnamenti opzionali figurano Diritto ed economia, Informatica, Storia dell’arte, Latino, Greco, Musica e Legislazione sociale, Psicologia, Pedagogia.

Tutti i licei prevederanno 27 ore settimanali nel primo biennio e 30 nel secondo biennio e nel quinto anno, a eccezione del classico (31 ore negli ultimi tre anni), per preservare le caratteristiche rafforzando la lingua straniera, dell’artistico (massimo 35), musicale e coreutico (32), perché questi ultimi prevedono materie pratiche ed esercitazioni.