GEORGIA, RITIRO RUSSO ENTRO UN MESE: 200 OSSERVATORI UE DAL 1 OTTOBRE

Pubblicato il 8 Settembre 2008 - 11:58 OLTRE 6 MESI FA

Sarkozy_medvedev2 Il leader del Cremlino Dmitri Medvedev ha annunciato che il ritiro delle truppe russe dalla Georgia sarà completato dieci giorni dopo il dispiegamento degli osservatori internazionali. Questi, in tutto 200 uomini provenienti da diversi stati dell’Unione Europea, ha fatto sapere il presidente francese Nicolas Sarkozy al termine di un colloquio con Medvedev, saranno inviati entro il primo ottobre e si aggiungeranno a quelli presenti sulla base di un mandato dell’Osce.

Dall’incontro, ha aggiunto Sarkozy, è emersa la "conferma della presenza degli osservatori internazionali Onu e Osce nel loro mandato attuale: al di là dei limiti amministrativi di Abkhazia e Ossezia del sud". Inoltre, ha proseguito il leader dell’Eliseo, presidente di turno della Ue, c’è accordo su "l’impegno europeo a dispiegare prima del 1 ottobre 200 osservatori dell’Unione europea".

La Russia, ha proseguito Sarkozy, ha accettato di rimuovere i suoi checkpoint attorno al porto georgiano di Poti entro una settimana ed entro un mese il ritiro (escluse Ossezia del Sud e Abkhazia) sarà completo. Il ritiro riguarda cinque posti di blocco lungo la strada tra Poti e Senaki. Quanto ai colloqui internazionali sul futuro delle province separatiste georgiane dell’Abkhazia e dell’Ossezia del Sud, Medvedev ha spiegato che avranno luogo a Ginevra il 15 ottobre, precisando che nel frattempo la Russia ha ricevuto garanzie dalla Ue (ribadite in una lettera del presidente georgiano Mikhail Saakashvili che Sarkozy ha consegnato al presidente russo) sul non uso della forza da parte della Georgia.

Sulla conferenza internazionale peserà comunque il paletto ribadito anche oggi da Medvedev. Il riconoscimento russo delle repubbliche separatiste, ha chiarito, è "irrevocabile", precisando che "l’ulteriore dialogo su Sukhumi e Tskhinvali è possibile soltanto con singoli soggetti di diritto". A ribadire poi che Mosca ha tutte le intenzioni di tornare a svolgere un ruolo da protagonista sulla scena internazionale, Medvedev ha messo in guardia che con "la Russia bisogna sempre fare i conti".

Sarkozy, dal canto suo, ha detto di non escludere la ripresa dei negoziati per la nuova partnership tra Mosca e Bruxelles "a ottobre, se verranno rispettate le misure concordate oggi sul conflitto russo-georgiano".