Germania insulta Italia? Andrè Rizzello rinuncia alla cittadinanza tedesca

Pubblicato il 25 Marzo 2013 - 23:08| Aggiornato il 11 Novembre 2022 OLTRE 6 MESI FA

BERLINO – “Per me è abbastanza”. Andrè Rizzello, italo-tedesco di Solingen, ha restituito il suo passaporto tedesco dopo le parole di Peer Steinbrueck, il candidato cancelliere socialdemocratico, che ha detto di essere ”inorridito dal fatto che gli italiani avessero eletto due clown”. Ma Rizzello della definizione di italiano “pizza, mafia e mandolino” non ne poteva più.

Rizzello, 43 anni, è nato a Solingen da madre tedesca e padre italiano e lavora in Germania dove è titolare di un bar. Dopo aver riconsegnato il passaporto Rizzello ha detto che non lascerà la Germania, perché “c’è una differenza fra i documenti e le radici. Il mio cuore rimane per metà tedesco”.

Rizzello spiega: ”Per me si tratta di dare un segno per ottenere più rispetto. Se vivessi in Italia, e parlassero male dei tedeschi, lascerei la cittadinanza italiana. L’Italia non è pizza, pasta, cappuccino e mafia”. Anche se la goccia che ha fatto traboccare il vaso è che a questi luoghi comuni si aggiunga adesso la prospettiva, da molti evocata, della ”bancarotta”.

Sostenendo di conoscere i problemi della politica e dell’economia italiana, e di aver scritto anche al Pdl, Rizzello ha deciso di andare fino in fondo. Incontrando problemi burocratici, perché smettere di esser tedesco non è facile, e la resistenza della moglie che è tedesca.

Non solo la famiglia non ha appoggiato la scelta. Dopo aver riconsegnato il proprio passaporto e rinunciato alla cittadinanza, Rizzello ha trovato nel proprio bar una scritta che lo invitava a lasciare il paese. Un gesto che lo ha fatto ”piangere senza freno”, perché “rinunciare al passaporto tedesco non è stato affatto facile”.