Gli attori porno non portano i preservativi. Fondazione Usa per la lotta all’Aids denuncia studios statunitensi

Pubblicato il 24 Agosto 2009 - 10:04 OLTRE 6 MESI FA

L’Aids Healthcare Foundation, un gruppo statunitense per la lotta al virus dell’HIV, ha denunciato 16 produttori di film pornografici, con l’accusa di violare le leggi per la sicurezza sul lavoro perché non impongono ai loro attori di usare il preservativo.

L’associazione chiede alla Divisione della Salute e Sicurezza sul Lavoro di svolgere un’indagine. «L’abbiamo presa sul serio, e ce ne occuperemo», ha detto il portavoce dell’Aids Healthcare Foundation.

Il mese scorso, la fondazione aveva già fatto causa alla contea di Los Angeles, accusando i funzionari responsabili della sanità pubblica di non riuscire a far rispettare le leggi per fermare la diffusione delle malattie sessualmente trasmesse all’interno dell’industria dell’intrattenimento per adulti.

Non ci stanno però quelli dell’industria del porno: «Se la contea di Los Angeles deciderà di rendere i preservativi obbligatori, le produzioni per adulti lasceranno la California», ha detto Steve Hirsch, fondatore di Vivid Entertainment, al Los Angeles Times.

Per legge gli attori porno negli Stati Uniti devono provare di essere negativi al test per l’Hiv con un esame eseguito negli ultimi trenta giorni; una precauzione che però non può garantire del tutto dall’assenza di contagio in tale lasso di tempo, né dalla presenza di altre malattie sessualmente trasmissibili.

Poi c’è la questione dello spettacolo: i produttori infatti sostengono che facendo utilizzare il preservativo ai loro attori ne risentirebbe lo spettacolo e calerebbero drasticamente le vendite.