Il fenomeno Twitter e la sopravvivenza dei media tradizionali

Pubblicato il 14 Luglio 2009 - 10:06 OLTRE 6 MESI FA

Mentre i social network si impossessano della scena che una volta era della carta stampata, il mondo dell’editoria batte al ritmo dei nuovi media. Grazie a Twitter, Facebook e You Tube l’informazione viaggia rapidamente da un capo all’altro del mondo e le notizie rimbalzano in ogni angolo della rete, coinvolgendo un numero sempre crescente di utenti.

I nuovi canali di scambio di notizie hanno permesso che la protesta iraniana venisse raccontata minuto per minuto e hanno tenuto testa, e probabilmente superato in quanto a velocità, i media all news. Sul piano della qualità, invece, i social network lasciano dei dubbi e qualche incertezza: difficile stabilirne l’affidabilità e l’attendibilità, dato che le fonti sono sconosciute e il giornalismo diventa sempre di più dei cittadini, che creano e non subiscono più l’informazione.

Ma i media tradizionali sono sicuramente in crisi e parte del loro declino dipende dalla diffusione di Twitter e simili come mezzo di scambio di notizie. Ma mentre Evan Williams, capo del popolare social network, vanta grandi successi e trattative con Google, il tycoon dell’informazione Rupert Murdoch frena sulle potenzialità di questi nuovi mezzi e non li reputa ancora all’altezza di reggere alle leggi spietate del mercato: «Bisogna stare molto attenti a investire in questo settore». E alla conferenza di Sun Valley sulla tecnologia i magnate dei media ne sono consapevoli.