IL LADRO IN CASA

Pubblicato il 8 Settembre 2008 - 12:57 OLTRE 6 MESI FA

di Giada

Vorrei raccontare una vicenda accadutami la notte del 27 agosto. Sono una ragazza di 19 anni, appena diplomata al liceo classico, e quella notte dopo essermi addormentata sul divano sito nella taverna di una casa di tre piani, aprendo gli occhi, svegliata da un dolore alla spalla, mi sono trovata faccia a faccia con una persona male intenzionata che è riuscito a entarmi in casa. Ho urlato al massimo della mia potenza e lui è scappato celermente salendo al secondo piano della mia abitazione dalla finestra che era riuscito ad aprire con una tecnica da vero professionista. I miei genitori erano nel pieno del sonno al terzo piano, quindi in taverna eravamo solo io e lui, io ragazza minuta, lui, spallato trentenne che da quel poco che ho visto in faccia potrei giurare essere di nazionalità rumena o albanese. La risposta dei carabinieri? "Anche se l’avessimo preso, due giorni e sarebbe stato libero!". Confortante risposta per un cittadino che ha paura a chiudere gli occhi la notte. Il mio è un grido di rabbia, un grido di rabbia verso le leggi non abbastanza severe del nostro Paese,verso il numero esagerato di prostitute che popolano le strade in cui io stessa ho il dispiacere di vivere, verso la non sicurezza di dormire la notte! Certo, io sono stata fortunata,il ladro non mi ha picchiata nè torturata, ma certo è, che il tempo non lo ha avuto! Il nostro, è visto come il Paese dei balocchi, il paese dei crimini impuniti, e la mia è solo una piccolissima testimonianza di come la gente non vive più sicura, neanche nelle loro case.