In Europa diminuiscono i matrimoni, e aumentano le nascite fuori famiglia

In Europa, in quasi 20 anni, sono raddoppiate le nascite fuori dal matrimonio: dal 17,4% nel 1990 sono passate al 35,1% nel 2008.

L’Italia ha seguito la tendenza: i bambini nati fuori dal matrimonio erano il 6,5% nel 1990, l’8,7% nel 1998, e hanno raggiunto il 17,7% nel 2008. E’ la fotografia dell’evoluzione della società europea, pubblicata oggi da Eurostat, in cui in parallelo emerge la tendenza alla riduzione del numero dei matrimoni nell’Ue.

Basti pensare che nel 2008 il loro numero è stato inferiore a quello del 1990 in tutti gli Stati membri con l’eccezione di Danimarca, Irlanda, Polonia, Finlandia e Svezia. In Italia, nel 2008, sono stati registrati 4,1 matrimoni ogni 1.000 persone contro i 4,9 del 1998 e i 5,6 del 1990.

Dati che rimangono decisamente sotto alla media europea (con 4,9 matrimoni nel 2008 ogni 1.000 persone), così come avviene al pari dell’Italia in Francia e Portogallo, ma anche in Austria, Spagna e Belgio con numeri di poco superiori. Fanalino di coda il Paese più ricco dell’Ue, il Lussemburgo, con 3,9 matrimoni per 1.000 persone. Insomma, scelgono più facilmente di sposarsi gli europei del Nord e dell’Est rispetto a coloro che vivono al Sud dell’Europa, pur con l’eccezione di Malta e Cipro.

Gestione cookie