Inchiesta Bari: oltre alle escort donne disoccupate offrivano favori sessuali, ancora Tarantini e due ex assessori della giunta

Pubblicato il 1 Settembre 2009 - 15:24| Aggiornato il 5 Marzo 2015 OLTRE 6 MESI FA

Ancora sanità corrotta a Bari, ancora prestazioni sessuali in cambio di favori illeciti, ancora Tarantini. Il filone investigativo della Procura barese aggiunge nuove perle alla già ricca collana di nefandezze amministrative dal sapore immancabilmente boccaccesco. Non solo escort stavolta: ma pure donne disoccupate, alcune anche con figli,  alla ricerca di un posto di lavoro, o come il caso di una avvocatessa salentina di 28 anni, per far carriera nella pubblica amministrazione.

Due ex assessori della prima giunta regionale pugliese guidata da Nichi Vendola (che ha subito un rimpasto all’inizio del luglio scorso) sono coinvolti in una nuova indagine. I nomi dei due politici non sono al momento iscritti nel registro degli indagati, anche perché’ sono in corso ulteriori accertamenti da parte della Guardia di Finanza.

Ai due politici – che sono stati intercettati – gli investigatori sono arrivati mentre indagavano sull’esistenza di una presunta associazione per delinquere finalizzata alla corruzione e al falso a cui avrebbero preso parte sei indagati: dirigenti e funzionari dell’assessorato regionale alla sanità e imprenditori.

Decisivo ancora una volta il ruolo dell’imprenditore barese Gianpaolo Tarantini, il cui nome è soprattutto legato alla escort Patrizia D’Addario e  alle feste organizzate nelle residenze private del premier Silvio Berlusconi. Dai risultati della nuova inchiesta dei pm Roberto Rossi e Lorenzo Nicastro, emergerebbe come Tarantini  organizzava lo scambio di favori sessuali a vantaggio dei due ex assessori regionali.

Le escort venivano inviate – secondo le indagini – direttamente da Tarantini per ottenere qualche aiuto dai due politici al fine di aggiudicarsi dalla Regione Puglia appalti in campo sanitario. Donne disoccupate si erano invece rivolte a Tarantini per essere messe in contatto con uomini politici ai quali avrebbero offerto sesso in cambio della promessa di un posto di lavoro in un ente pubblico, Regione Puglia e Camere di
Commercio. La ventottenne professionista salentina sarebbe andata a letto con uno o entrambi gli ex assessori regionali coinvolti ricevendo in cambio la promessa di un soddisfacente contratto di consulenza con la Regione Puglia.tarantini