Intesa San Paolo per gli artigiani. Corrado Passera: “Un plafond di tre miliardi di euro”

Pubblicato il 14 Settembre 2009 - 20:14 OLTRE 6 MESI FA
Gioegio Guerrini (Confartigianato) e Corrado Passera (Intesa San Paolo)

Gioegio Guerrini (Confartigianato) e Corrado Passera (Intesa San Paolo)

Intesa Sanpaolo e Confartigianato, Cna, Casartigiani hanno firmato un accordo che prevede la destinazione da parte del gruppo bancario di un plafond di 3 miliardi di euro alle imprese italiane del settore.

 

“L’accordo – dice un comunicato congiunto di Intesa Sanpaolo e Confartigianato, Cna e Casartigiani – punta a sostenere le piccole imprese garantendo la continuità del credito e fornendo la liquidità necessaria a superare l’attuale crisi; a seguire direttamente l’impresa creando una “corsia preferenziale”, grazie alla presenza capillare sul territorio delle Associazioni regionali e provinciali delle Confederazioni artigiane e delle banche della divisione Banca dei Territori; a rafforzare le iniziative già avviate enfatizzando il ruolo dei Confidi di riferimento”, cioé dei consorzi e delle cooperative di garanzia collettiva dei fidi.

La firma è avvenuta alla presenza, fra gli altri, del consigliere delegato di Intesa Sanpaolo Corrado Passera, dei presidenti di Confartigianato Giorgio Guerrini e di Casartigiani Giacomo Basso, del vicepresidente di Cna Lino Pompili.

“Grazie a questo accordo contiamo di contribuire a salvaguardare il patrimonio di conoscenze e di produttività che il settore dell’artigianato rappresenta per il nostro Paese”, ha commentato Corrado Passera. “L’accordo con Intesa Sanpaolo – gli ha fatto eco Giorgio Guerrini, – è utile per dare risposte alle difficoltà delle piccole imprese e per consentire loro di cogliere i segnali della ripresa”.

“Nell’attuale fase congiunturale, è necessario che il sistema bancario continui a svolgere la sua importante funzione di sostegno finanziario al tessuto imprenditoriale” ha dichiarato Giacomo Basso. Per Lino Pompili “é certamente un buon accordo perché rappresenta chiaramente l’attenzione concreta delle grandi banche nei confronti della economia del territorio”.