Anche la pazienza di Barack Obama ha un limite, almeno a parole: «Non aspetteremo all’infinito per dare la possibilità all’Iran di svuluppare il suo programma nucleare». La dichiarazione del presidente Usa è arrivata appena un giorno dopo le affermazioni di Teheran secondo cui l’Iran non è disposto a fare neppure un passo indietro nel suo lavoro sul nucleare.
Il G8, comunque, non era il luogo per sanzionare il paese islamico. Per Obama, si è ottenuto quello che ci si era prefissato: «Una condanna delle violenze in Iran dopo le elezioni presidenziali».
Al vertice dell’Aquila, comunque, si è parlato anche della minaccia nucleare,richiamando Teheran ad assumersi seriamente le proprie responsabilità. Per le sanzioni più precise e forti, poi, sembra esserci tempo. «Se lo avessimo fatto al G8 – ha affermato Obama – non saremmo stati sufficientemente accurati. Ne riparleremo a settembre, al G20».
La comunità internazionale, quindi, sembra voler concedere una via d’uscita all’Iran, un breve lasso di tempo e una porta stretta per evitare sanzioni pesanti.