Iran/ Mousavi attacca il governo e Ahmadinejad dice a Obama: ”Sei come Bush, difficile il dialogo”.

Pubblicato il 25 Giugno 2009 - 13:59 OLTRE 6 MESI FA

Il capo dell’opposizione iraniana Mir Hossein Mousavi ha detto giovedi che ”responsabili del bagno di sangue durante le proteste dei giorni scorsi sono coloro che hanno organizzato i brogli elettorali” alle elezioni del 12 giugno in cui ha vinto il presidente uscente Mahmoud Ahmadinejad, a quanto riferisce il New York Times.

Scrivendo sul suo sito, Mousavi ha aggiunto: ”Insisto nel dire che protestare contro il risultato elettorale ed i suoi sviluppi è un diritto costituzionale“. Mousavi, che non si è più visto da una settimana, ha anche fortemente criticato la decisione delle autorità di chiudere il suo giornale, Kalameh-ye Sabz, ed ha aggiunto che ”l’illegale comportamento del governo con i media apre la strada alle interferenze straniere”.

L’ex candidato riformista  afferma inoltre che la repressione nei confronti dell’opposizione potrà portare nuova violenza nel Paese.

Intanto Admadinejad sembra almeno per il momento aver chiuso la porta alle intenzioni del presidente degli Stati Uniti Barack Obama di ricorrere alla diplomazia per risanare le relazioni con l’Iran. Ahmadinejad ha infatti accusato Obama di ”parlare come il suo predecessore George Bush” e di ”essere caduto nella trappola di alcuni Paesi europei quando ha inasprito la sua posizione verso l’Iran” e lo ha avvertito che per questa ragione ”sarà difficile avviare con la Repubblica Islamica il dialogo che lo stesso Obama ha detto di volere”.

Dopo aver rilasciato dichiarazioni ispirate alla massima cautela, Obama per la prima volta da quando l’Iran è piombato nel caos, mercoledi ha usato parole forti. Il capo della Casa Bianca si è detto ”oltraggiato e allibito” dalla repressione in Iran, mettendo così in dubbio la strategia seguita finora: e cioè di non calcare troppo la mano con le critiche al regime per non compromettere le sue intenzioni di dialogo con Ahmadinejad.

Le dichiarazioni di Ahmadinejad, riferite dall’agenzia di stato Fars, arrivano dopo che notizie di stampa provenienti da Teheran affermano che un terzo dei 290 deputati al parlamento iraniano hanno boicottato mercoledi sera un ricevimento per festeggiare la vittoria elettorale di Ahmadinejad, e che 70 accademici sono stati arrestati dopo aver incontrato Mousavi.