Iraq/ A Diwaniya c’è una squadra di wrestling composta di sole donne. Che, nonostante le minacce della comunità islamica, mietono successi

Pubblicato il 5 Agosto 2009 - 23:26 OLTRE 6 MESI FA

Una squadra di wrestling che parla tutta al femminile. Accade a Diwaniya, una cittadina irachena a sud di Baghdad. A gennaio un allenatore ha deciso infatti di aprire alle donne le porte di questo sport, solitamente ritenuto molto violento.

Il risultato è stato la creazione di un gruppo di una dozzina di fanciulle che hanno preso sul serio l’impegno. Tanto che ora sognano addirittura le Olimpiadi. E seguono il loro allenatore in tutto e per tutto.

La rigida comunità islamica locale non vede però di buon occhio questo esperimento. C’è chi cerca di stopparlo subito, minacciando addirittura massacri, mentre i religiosi stanno valutando se proibire la pratica, considerata foriera di promiscuità e di trasgressione contro i precetti islamici.

Finora quattro wrestler “in gonnella” hanno ceduto alle minacce, abbandonando l’attività sportiva, ma le altre non demordono, tanto da aver vinto a giugno una gara che le ha qualificate ai campionati asiatici.