La guerra in Afghanistan vista da Carlo Jean per il Messaggero e da Guido Rampoldi per Repubblica

Pubblicato il 15 Luglio 2009 - 14:00 OLTRE 6 MESI FA

Carlo Jean per il Messaggero e Guidi Rampoldi per Repubblica analizzano la guerra in Afghanistan, con un particolare riferimento alla morte del caporal maggiore Alessandro Di Lisio. Una sfida che decide Kabul, ma anche una guerra con un prezzo alto da pagare.

Questa è la guerra vista da Carlo Jean:

“Ieri mattina è caduto in Afghanistan il caporal maggiore Alessandro Di Lisio. Altri tre soldati italiani sono stati feriti dallo scoppio di un ordigno fatto esplodere dai talebani, al passaggio dei loro mezzo.L’agguato è avvenuto ad una cinquantina di chilometri a nord-est di Farah, mentre i nostri soldati andavano a proteggere un reparto afgano, che stava ricostruendo una caserma. […]

Guido Rampoldi la vede invece in questo modo:

“Da ieri sappiamo definitivamente che il contingente italiano in Afghanistan opera dentro una guerra guerreggiata, e nell’unico modo in cui è saggio e dignitoso stare, oggi, dentro quel conflitto: combattendo. Portare cibo agli affamati, costruire scuole, rimettere in sesto ospedali, curare gli ammalati: nella missione c’è anche questo. […]