La Hummer alla Cina: addio ai marines metropolitani

di Licinio Germini
Pubblicato il 3 Giugno 2009 - 12:49| Aggiornato il 17 Settembre 2010 OLTRE 6 MESI FA

Immaginate che, in uno dei vostri peggiori incubi, un bel mattino Luca Cordero di Montezemolo annunci di aver venduto la Ferrari all’India. Ma la realtà supera spesso sogni, incubi e immaginazione, e una cosa del genere è appena avvenuta in America, dove la madre di tutti i SUV, la Hummer, è stata venduta dalla General Motors alla Cina.

Avete letto bene: alla Cina, il Paese che esporta in tutto il mondo prodotti contraffatti, dall’aspirina (e molti altri farmaci), ai giocattoli per bambini (a volte pericolosi), alle Rolls Royce Phantom da 30 mila euro (l’originale ne costa 250 mila).

Questa volta potrà vendere il prodotto originale.

La Hummer è all american come la torta di mele, e le sue origini sono militari. È infatti la versione civile della Humvee (High Mobility Multipurpose Wheeled Vehicle), che avete visto in Tv o al cinema marciare verso Bagdad nei deserti iracheni o sugli altopiani afgani a caccia di talebani con mitragliere o lanciamissili sistemati sul retro. Massicia e inarrestabile su qualsiasi terreno, la Humvee ha partorito la Hummer su idea di Arnold Scharzenegger, l’ex- Conan il Barbaro e Terminator, ora governatore della California.

Il muscoloso attore stava girando un film in Oregon nel 1990 quando vide passare una colonna di Humvee e intuì che una versione civile, molto meno spartana dell’originale, avrebbe avuto successo mentre già stava esplodendo la mania dei SUV ”normali”. A quel tempo la Humvee la costruiva la fabbrica A.M. General di Mishawaka, nell’Indiana. La GM acquistò i diritti nel 1999 e la reincarnazione civile del veicolo militare cominciò a circolare sulle strade americane.  Ne acquistarono subito svariati modelli lo stesso Scharzenegger ed altri duri hollywoodiani come Sylvester Stallone e Van Diesel, ma  non solo: se l’e’ comprata anche lo scrittore di horror Stephen King.

La Hummer è, certamente, un SUV particolare per consumatori particolari. Lunga quasi 5 metri, larga piu’ di 2 metri e mezzo e alta 1 metro e 90, aspetto aggressivo se non minaccioso, ha avuto un grande successo, soprattuto in America, nonostante gli anatemi degli ambientalisti per i quali è un mostro ecologico che tracanna benzina come nessun altro veicolo su quattro ruote. A bordo di una Hummer, per chi ama le follie americane, ci si sente veramente un king of the road. E a un certo punto hanno cominciato a comprarla non soltanto bulli di strada, ma anche padri di famiglia che ci portavano orgogliosamene i figli a scuola, con le loro madri che ci andavano a far la spesa al supermercato.

Se n’è vista circolare qualcuna anche in Italia, ma poche, visto il prezzo europeo (intorno agli 80 mila euro, ma con gli optionals si arriva facilmente a 100 mila) e i consumi. E poi, le dimensioni: a Roma, per esempio, in alcuni quartieri della città, tipo Trastevere, la Hummer è troppo larga per i vicoli.E questo è vero per i centri storici di tutte le città italiane.

La decisione della General Motors di disfarsene, vendendola a quella che il Wall Street Journal definisce la ”sconosciuta” società’ cinese di meccanica e ingegneristica Sichuan Tengzhong, è comprensibile, visto che il colosso di Detroit ha appena dichiarato la bancarotta. Ma è nondimeno un colpo ferale all’orgoglio americano, nè più nè meno che se fosse venduta la Harley Davidson, cosa che, con l’aria che tira, potrebbe anche non essere impossibile.

Le prime voci indignate si sono già fatte sentire, ed è probabile che ne seguiranno altre. Derek Scissors, un ricercatore al think-tank conservatore Heritage Foundation ha chiesto all’amministrazione Obama di vagliare attentamente la vendita della Hummer ai cinesi per accertarsi che aspetti tecnologici segreti derivati dalla versione militare Humvee non vengano trasferiti in Cina. Si vedrà. Ma il viale del tramonto la Hummer l’aveva imboccato da tempo. L’anno scorso le sue vendite sono precipitate del 51 per cento e da gennaio ad oggi hanno subito un altro crollo del 67 per cento. Ci si chiede quindi perchè mai i cinesi abbiamo comprato quello che, in questi tempi di crisi, appare più un dinosauro che un veicolo da esporre dietro le vetrine dei concessionari. Ma, come si sa, i cinesi hanno fama di essere inscrutabili.

Per gli americani, che vedono andarsene un altro pezzo della loro storia, l’unica consolazione è che le Hummer continueranno ad essere costruite negli Stati Uniti, ma con padroni cinesi. Il che fa tutta la differenza. Chi a bordo di una Hummer si sentiva una specie di marine metropolitano, ora quella sensazione potrà assaporarla molto  meno. Forse si sentirà un mandarino.