Latte naturale o artificiale?

La maggioranza delle persone pensa che allattare sia una condizione di stress. Quest’idea deriva dal fatto che la maternità è sempre più rara e che le donne ricoprono ruoli sempre più importanti, che non gli permettono di vivere serenamente questo momento. L’allattamento deve essere percepito come il proseguimento biologico della gravidanza e del parto e va considerato il mezzo naturale e insostituibile per assicurare ai nostri bambini tutto quello di cui hanno bisogno per nutrirsi e per potersi difendere dai germi e batteri e, soprattutto per crescere in strettissimo contatto fisico con le la madre. Gli studi dimostrano che il latte umano offre grandi vantaggi al bambino, riduce il rischio di malattie acute e croniche.

Inoltre l’allattamento al seno è stato correlato ad un rinforzo dello sviluppo psicomotorio e cognitivo.  Questo vuol dire che non significa solo, che la madre dà da mangiare al proprio figlio ma, si crea un legame particolare con la vicinanza dei corpi, e il profumo della mamma, rassicura il neonato.

Molte donne non riescono ad allattare a ragione dei forti dolori causati dalle ragati, questo non è sicuramente piacevole e scoraggia la neomamma. Le ragati vengono perché il bambino non assume una posizione corretta . Quindi dobbiamo avere ben in mente una cosa mentre si allatta: il bambino non prende il capezzolo ma il seno, questo vuol dire che lo dobbiamo abbracciare pancia contro pancia, oppure da sdraiate, e posizionare il capezzolo sopra il labbro superiore, così facendo il bambino spalancherà la bocca e prenderà il seno in maniera corretta. Per verificare la presa osservate il labbro inferiore che deve essere girato all’infuori. Se riuscirete a seguire questo consiglio il seno non farà più male, anzi, sarà un vero piacere allattare che non vedrete il momento di farlo, ogni volta che il bambino lo chiede.

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