LE POSTE E L’ODISSEA DI UN PLICO

Pubblicato il 27 Giugno 2008 - 08:07 OLTRE 6 MESI FA

di Leonardo

La Sda, incaricata dalle Poste del recapito di plichi, me ne consegna uno proveniente da Mosca, al quale, però, se n’è appiccicato un altro destinato a un utente di Padova. Quando me ne accorgo, lo porto all’ufficio postale più vicino. Non è loro compito ritirarlo, dicono, devo rivolgermi alla Sda: tel. 199113366 (a pagamento, naturalmente). Chiamo. Mi sento un po’ di pubblicità, mentre mi vien detto di schiacciare il tasto 1, poi quello 2, il cancelletto, il portone d’ingresso, suonare il citofono, e così via. Finalmente mi risponde Francesco, il quale mi dà un numero al quale non risponde nessuno. Richiamo: dopo la solita trafila risponde Costantina. Non funziona. Poi risponde Giovanni. Niente da fare. Poi risponde Salvatore: telefoni alla Sda di via Fantoli, tel. 02/570781. Messaggio: «Il numero selezionato è inesistente». Guardo l’indirizzo dell’utente di Padova; c’è anche il cellulare, lo chiamo. Alla fine metto il tutto in una busta, l’affranco con 1,40 euro e l’infilo in una buca postale. Che ne dicono, a Roma, gli addetti al ministero di Pubblica amministrazione e Innovazione?