Lo scandalo del fondo pensioni dello stato di New York è arrivato a coinvolgere Wall Street

Pubblicato il 22 Aprile 2009 - 13:02 OLTRE 6 MESI FA

L’inchiesta a carico di Alan Hevesi, ex-direttore del fondo pensioni dello Stato di New York, era cominciata con l’accusa di aver usato personale statale come autisti per la moglie malata, niente di molto grave. Ma quando Hevesi si dimise nel 2006, l’ufficio del procuratore distrettuale della contea di Albany scoprì che Hevesi era andato molto più in là.

Hevesi e un gruppo di suoi associati sono stati accusati di aver usato parte dei 122 miliardi di dollari del fondo pensioni per ricompense ad amici, bustarelle a politici e appropriazioni indebite a loro vantaggio.

Il caso era troppo importante perchè se ne occupasse solo il procuratore distrettuale della contea di Albany, e l’inchiesta passò al ministro della giustizia statale Andrew Cuomo e alla Security and Exchange Commission (Sec) di Washington.

Da quel momento il caso Hevesi si è trasformato in una vasta inchiesta che ha coinvolto alcuni tra gli esponenti più in vista del mondo politico e finanziario di New York.

Centinaia di aziende di investimento sono state citate dalla magistratura. Tre persone sono state incriminate e un altra si è dichiarata colpevole delle accuse a suo carico.

Lo scandalo si è allargato fino ad arrivare a Wall Street, e svariati esponenti del mondo finanziario sono indagati. Sotto inchiesta è anche la finanziaria Carlyle Group, che ha strette connessioni politiche.

Gli inquirenti stanno vagliando la posizione anche di Steven Ratten, di recente nominato dal presidente Barack Obama supervisore delle iniziative per il salvataggio dell’industria automobilistica americana.