Madoff/ Primo giorno in carcere, cella con due brande, un gabinetto e un lavandino, niente internet, Tv limitata

Pubblicato il 15 Luglio 2009 - 15:00 OLTRE 6 MESI FA

Per Bernard Madoff la vita di extra-lusso con i soldi degli altri è ormai storia. L’ex-finanziere-miliardario-truffatore, abituato ad un faraonico attico in una delle zone più eleganti di Manhattan, oltrechè a ville un pò dappertutto, ha cominciato a scontare la sua pena, 150 anni, in una cella non proprio accogliente del Butner Federal Correctional Complex nei pressi di Raleigh, North Carolina, a quanto riferisce l’Associated Press. Madoff ha truffato per somme enormi: non è ancora chiaro se 60 o 150 miliardi di dollari in tutto il mondo.

Il furgone della polizia, arrivato di soppiatto, ha attraversato il cancello del carcere, che si è subito richiuso per impedire a fotografi e Tv cameramen i riprendere in alcun modo Madoff, ora contraddistinto come detenuto numero 61727-054. Un portavoce del Butner ha dichiarato che il carcere ”non si può certo definire un bel posto”, ed ha aggiunto che l’ex-finanziere sarà trattato come tutti gli altri detenuti.

Madoff, 71 anni, potrà lavorare sette ore al giorno come imbianchino, idraulico o giardiniere. Non avrà accesso ad internet, le sue ”attività ricreative” saranno limitate  e potrà guardare la televisione solo assieme agli altri detenuti in apposite sale. L’ex-finanziere sarà confinato in una cella – due brande, un gabinetto e un lavandino – probabilmente assieme ad un altro detenuto condannato per crimini da ”colletti bianchi”, e quindi non in compagnia, come temeva, di assassini, stupratori, spacciatori di droga e simili.

La prospettiva del carcere non ha fatto bene alla salute di Madoff, o almeno così ha dichiarato la sua fedele segretaria Eleanor Squillari, secondo cui nelle ultime settimane le condizioni fisiche dell’ex-finanzierie sono deteriorate, Ma il Carcere di Butner è noto per le sue ottime attrezzature ospedaliere.

Tra gli ”ospiti’ del carcere c’e’ anche Omar Abdel-Rahman, lo ”sceicco cieco”, condannato all’ergastolo nel 1995 per il suo ruolo nei complotti diretti ad assassinare il presidente egiziano Hosni Mubarak ed a compiere attentati dinamitardi contro obiettivi newyorchesi, incluso il palazzo delle Nazioni Unite.

Madoff era talmente preoccupato di sapere in quale carcere – ce ne sono di molto più duri del Butner – l’avrebbe spedito il giudice che aveva assunto un consulente specializzato nel trovare per i suoi clienti la prigione ”migliore” o ”più comoda”.

Pare che il consulente abbia fatto un discreto lavoro perchè, in fin dei conti, l’ex-finanziere poteva finire molto peggio, come, ad esempio, nella famigerata prigione ”Supermax” a Florence, Colorado, dove sono incarcerati terroristi.