“Manifattura Domodossola” il tessile made in Italy: “Innovando abbiamo battuto la crisi e la concorrenza cinese”

Pubblicato il 21 Settembre 2009 - 17:09 OLTRE 6 MESI FA

La fabbrica

Un esempio di eccellenza italiana che va controcorrente. Pino Polli è un imprenditore del tessile che alcuni anni fa ha deciso di proseguire a gestire la “Manifattura Domodossola”, una fabbrica di tessuti che si trova a Domodossola in provincia di Verbania ereditata dal padre e aperta dal nonno nel 1913. Polli ha deciso di restare in Italia malgrado tutto gli dicessero di andare ad investire per il tessile in Cina in Romania, come se qui in Italia non ci fosse più futuro per il settore.

L’imprenditore ha invece investito nella sua terra aprendo un gioiello di architettura industriale immersa tra i boschi di Domodossola, lungo la statale del Sempione; la “Manifattura di Domodossola” inoltre ha dei sistemi innovativi di ventilazione e insonorizzazione.

Polli racconta di non aver messo in cassa integrazione nessuno durante la crisi dei mesi scorsi: «Ci siamo limitati per qualche mese a bloccare  il turn over di chi andava in pensione» e spiega che il peggio della crisi è passato e che stanno tonando pure gli ordinativi  «al punto che hanno ricominciato a fare gli straordinari».

La fabbrica sta in mezzo ai boschi: per Polli infatti «è importante lavorare in un ambiente gradevole e poter alzare di tanto in tanto la testa per ammirare il cielo azzurro».

L’imprenditore racconta di aver cominciato a lavorare in fabbrica facendo il camionista «per così comprendere meglio l’importanza dei lavori manuali» e dice che il segreto della riuscita della  “Manifattura di Domodossola” è stato di aver puntato sull’innovazione passando dalla produzione di stringhe e di cordini alle cinture intrecciate in cuoio.

Col tempo infatti, la fabbrica è stata capace di modificare le cinture prodotte e di farle con materiali originali come il cachemire e il rame: ora solo questa fabbrica può produrre certi intrecciati che finiscono nelle cinture di alta moda.