Maria Rosaria Grossi/ Stava per diventare la presidente del tribunale Fallimentare di Milano, ma ora è indagata. Tentata concussione e abuso di ufficio i reati ipotizzati

Pubblicato il 19 Giugno 2009 - 18:48 OLTRE 6 MESI FA

La giudice civile Maria Rosaria Grossi sarebbe diventata a breve la presidente del tribunale Fallimentare di Mila­no, il più importante d’Italia nel settore, 9 giudici per le cui mani l’ultima relazione uffi­ciale testimonia che passa «un flusso finanziario globale di 1 miliardo di euro l’anno».

La Procura di Brescia ha la competenza sulla procura di Milano ed ha deciso di indagare la giudice Grossi: tra le ipotesi di reato, ci sono la tentata concussione e l’abu­so d’ufficio nelle modalità di nomina di curatori fallimenta­ri e liquidatori. Per lei, è stato chiesta anche la sospensione dal servizio.

Dalla sezione fallimentare di Milano, giravano voci che avevano a che fare con il criterio in cui venivano nominati i consulenti da parte dei magistrati: sembra che la Grossi nominasse nelle varie procedure fallimentari commercialisti di suo gradimento. Commercialisti con cui poi avrebbe suddiviso, questa è l’ipotesi, i compensi ottenuti. Cosa che sarebbe anche accaduta con un avvocato scomparso nella primavera dell’anno scorso e che avrebbe avuto rapporti molto stretti con il giudice ora indagato. Nel raggio delle verifiche sono entrate anche le proprietà immobilia­ri della giudice e i progetti di costituire società per parteci­pare alle aste del tribunale.

Grossi è stata convocata per il mese prossimo a Bre­scia dal gip, che per legge do­vrà interrogarla e raccogliere le sue controdeduzioni difen­sive prima di poter decidere se ordinarne o meno l’interdi­zione dal servizio, richiesta dal pm Salomone; mentre gli stessi fatti, ma valutati sulla base di tutt’altri parametri ri­spetto a quelli penali, daran­no luogo anche a un procedi­menti in sede disciplinare.