Messina/ Sant’Angelo di Brolo, truffa da 4 milioni di euro ai danni dell’Inps. 412 braccianti denunciati, riscattavano indennità per lavori mai svolti

Pubblicato il 28 Luglio 2009 - 22:14 OLTRE 6 MESI FA

I militari della Guardia di Finanza di Capo d’Orlando hanno smascherato un raggiro da quasi quattro milioni di euro ai danni dell’Inps. Ideatore della maxi truffa è un uomo di 77 anni  di Sinagra, titolare di un’azienda agricola di Sant’Angelo di Brolo, in provincia di Messina, che risultava avere 412 braccianti agricoli. La truffa si realizzava con la instaurazione di rapporti di lavoro in agricoltura che in realtà non venivano mai o quasi mai instaurati.

Il raggiro consisteva nell’aver costituito una ditta individuale senza avere né la struttura organizzativa né la capacità economica tale da giustificare l’assunzione di un numero così elevato di lavoratori agricoli: la ditta, presentava una denuncia aziendale in cui venivano indicati dati fasulli come una disponibilità di terreni superiore a quella effettiva e documentava anche un fabbisogno di lavoro molto superiore rispetto a quello effettivamente necessario, quantificato in quasi 120mila giornate lavorative fittizie.

L’azienda agricola, facendo risultare avviati al lavoro i braccianti agricoli, presentava all’Inps le dichiarazioni di manodopera agricola trimestrale: ciò permetteva di intascare indennità varie, come la disoccupazione, gli assegni familiari, le contribuzioni pensionistiche e prestazioni per malattie e maternità, con un danno di oltre 2 milioni 630 mila euro.

Risultano inoltre certificati 1.306 falsi rapporti di lavoro, con la conseguente erogazione di prestazioni previdenziali e assistenziali a fronte delle quali l’azienda agricola non ha mai corrisposto somme per i contributi dovuti in relazione alle dichiarazioni di manodopera prodotte: ciò ha portato ad un  debito nei confronti dell’Inps pari a un milione 70 mila euro. L’imprenditore è stato segnalato anche alla procura regionale della Corte dei conti di Palermo per danni erariale.