Miss Francia, sessismo e presunte violazioni del lavoro: il concorso finisce in tribunale

di Redazione Blitz
Pubblicato il 20 Ottobre 2021 - 10:50 OLTRE 6 MESI FA
Miss Francia, sessismo e presunte violazioni del lavoro: il concorso finisce in tribunale

Miss Francia, sessismo e presunte violazioni del lavoro: il concorso finisce in tribunale (Foto Ansa)

Il concorso di bellezza Miss Francia finisce in tribunale: l’associazione femminista “Osez le féminisme” lo ha denunciato come “sessista e discriminatorio”. 

Il movimento femminista ha appoggiato la denuncia di tre giovani donne che accusano gli organizzatori della manifestazione del gruppo Endemol di “sfruttare le donne, che ripetono ed eseguono ogni anno uno spettacolo sessista, discriminatorio e lucrativo, generando milioni di euro di profitti”, ha spiegato Alyssa Ahrabare, portavoce di Osez le Féminisme.

Il concorso di Miss Francia in tribunale

La denuncia delle tre, che vogliono restare anonime, è stata presentata al tribunale dei probiviri. I reati contestati riguardano presunte violazioni del codice del diritto del lavoro, dall’assenza di remunerazione per le aspiranti Miss alla presunta violazione delle regole che vietano la discriminazione sulla base dell’aspetto fisico, dell’età e dell’origine.

Tra i requisiti per partecipare al concorso c’è quello di essere alte almeno 1,70 cm senza tacchi, di non avere tatuaggi più grandi di 3 cm o piercing, di non essere sposati né conviventi, di non avere figli, di non aver partecipato a servizi fotografici o atti “contrari alle buone maniere basati soprattutto su valori etici come l’eleganza”, di non fumare né bere alcolici in pubblico, di non fare ironia sulla politica in pubblico.

Miss Francia nel mirino, non solo per discriminazioni ma per violazioni del diritto del lavoro

Ma la questione delle discriminazioni era già stata criticata in passato, senza grandi risultati. Il concorso è ancora molto apprezzato e seguito dai più. Questa volta, dunque, si è deciso di portare in tribunale la questione relativa al rispetto delle norme del diritto del lavoro. 

“Ogni anno protestiamo contro questo concorso che diffonde valori sessisti, ma non cambia niente. Abbiamo quindi deciso di usare il diritto del lavoro”, ha spiegato Alyssa Ahrabare. 

Il precedente di Mister Francia nel 2013

La richiesta di risarcimento è simbolica: un euro. L’intenzione è quella di ottenere quanto ottenuto nel 2013 per il concorso di Mister Francia, che fu al centro di una analoga causa di lavoro. I partecipanti non avevano alcun contratto. I giudici costrinsero l’organizzazione a fornirlo. Quello che adesso chiede l’associazione Osez le Féminisme.