Poker online, Mondadori risponde a Rizzo

Pubblicato il 31 Ottobre 2011 - 10:48 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 31 OTT – L’ingresso della Mondadori nel poker online è stato regolato da un bando europeo rigoroso: è il contenuto della replica del Gruppo Mondadori all’articolo di Sergio Rizzo pubblicato dal Corriere della Sera.

Rossella Citterio, direttore relazioni esterne e comunicazione  del gruppo, scrive che l’affidamento dei giochi pubblici a distanza, cioè online, è regolato da un bando di gara pubblico ed europeo emesso da AAMS, Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato, il 10 marzo del 2011.

Da quel momento, scrive Citterio nella sua lettera al Corriere, “società, pubbliche e private, hanno presentato domanda di partecipazione, seguendo iter e condizioni previste dalla procedura. Ad oggi risultano assegnate 25 concessioni sulle 200 del bando in scadenza al 31 dicembre 2011”.

Mondadori, quindi, sostiene Citterio, non avrebbe fatto altro che sperimentare il poker online all’interno di un “processo di diversificazione digitale delle proprie attività, sia attraverso la crescita in questo campo dei nostri brand tradizionali, sia sperimentando opportunità, appunto, da pure player”.

La società Glaming sarebbe stata costituita per entrare in una nuova attività, “nella convinzione che esista uno spazio d’azione interessante e anche originale rispetto ai competitor del settore, proprio a partire dagli asset Mondadori. E avere partner competenti in nuovi business è condizione indispensabile per avere uno specifico know how e per evitare rischi inutili”.

“La nostra, è la replica di Citterio, è una società quotata, con azionisti di minoranza italiani e internazionali, attenti ed esigenti, e perciò il progetto è stato più volte illustrato ad analisti e investitori. Anche in questo caso con procedure limpide e pubbliche. Il Gruppo Mondadori ha agito con la massima eticità, in un contesto legislativo chiaro e mai contestato da alcuno, seguendo procedure rigorose , al pari di tutti gli altri concorrenti, senza alcun intervento improprio di alcuna natura, senza nessun, neanche larvato, conflitto di interessi”.