Morte Arrigoni, scrittore israeliano Keret: Salma passi da Israele

Pubblicato il 17 Aprile 2011 - 21:38 OLTRE 6 MESI FA

Torino – "Anziché incarnare un gesto di compassione e di umanità verso il popolo che aveva voluto aiutare, il suo ultimo viaggio diventa simbolo dell'odio e del rifiuto verso coloro che considerava nemici". È quanto ha scritto oggi lo scrittore israeliano Etgar Keret in una lettera sul Corriere della Sera in riferimento al trasferimento in Italia del corpo del pacifista ucciso a Gaza Vittorio Arrigoni. La scelta della madre di far tornare il figlio in patria senza passare da Israele è un gesto simbolico, scrive Keret, ovvero "il simbolo della deprimente radicalizzazione della regione in cui vivo e si traduce nell'intransigenza di Israele, che occupa da più di quarant'anni i territori palestinesi; nell'intransigenza degli assassini fondamentalisti islamici che le hanno ucciso il figlio e nell'intransigenza del gesto della madre". Nonostante l'appello, la mamma di Arrigoni Egidia Beretta, ha confermato la decisione di non far tornare la salma in Italia attraverso Israele. Intanto l'Egitto, come si legge sul sito d'informazione israeliano ynetnews.com, ha accettato di far passare il corpo dal valico di Rafah, che collega il Paese con la Striscia di Gaza. Nello stesso tempo sono stati intensificati i controlli in uscita per evitare la fuga delle persone coinvolte nell'omicidio.