Nazismo, ecco i 10 peggiori criminali viventi al mondo: la prima è una donna (lista aggiornata al 2016)

di Antonio Sansonetti
Pubblicato il 30 Agosto 2016 - 07:53| Aggiornato il 31 Agosto 2016 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Ecco la lista dei 10 peggiori criminali nazisti viventi al mondo, aggiornata al 2016. Ogni anno il Simon Wiesenthal Center, l’organizzazione internazionale che dà la caccia ai nazisti, pubblica un rapporto sulle indagini sui criminali di guerra ancora vivi. La lista dei dieci più ricercati viene aggiornata di anno in anno perché qualcuno (pochi) dei ricercati viene scoperto e processato, ma molti nel frattempo muoiono senza essere mai finiti sul banco degli imputati. Qualche processo però viene celebrato in contumacia.

Questa è la lista dei 10 nazisti “most wanted” aggiornata al 4 maggio 2016, data della pubblicazione del quindicesimo rapporto del Simon Wiesenthal. La prima della lista – in una classifica stilata in base alla gravità del reato di cui i nazisti sono accusati – è una donna:

1. Helma Kissner / Helma Maass – Nata in Germania – accusata di crimini commessi in Polonia. La Kissner, che oggi ha 92 anni (è nata il 23 dicembre 1923, figlia di un falegname e di una casalinga), lavorò come operatrice radio nel campo di concentramento di Auschwitz dall’aprile al luglio del 1944. È accusata di essere complice dell’omicidio di 260.000 mila persone. Il suo processo è in programma in Germania entro il 2016.

2. Reinhold Hanning – Nato in Germania – accusato di crimini commessi in Polonia. A 20 anni ha lavorato nel lager di Auschwitz, precisamente dal gennaio 1943 al giugno del 1944. È accusato di essere complice nell’omicidio di 170.000 persone. Il 17 giugno 2016 Hanning, ora novantaquattrenne, è stato condannato a 5 anni di carcere. Nell’attesa dell’appello è libero.

3. Helmut Oberlander –Nato in Ucraina – accusato di crimini commessi in Ucraina. Tedesco nato in Ucraina, Oberlander si difende sostenendo di essere stato reclutato con la forza come traduttore dallo Einsatzkommando 10a (EK10A), uno squadrone della morte nazista, che ha operato dietro la linea del fronte orientale, responsabile del massacro di almeno 23.000 civili, per lo più ebrei. Nel 1954 Oberlander è volato in Canada, dove – tacendo su cosa aveva fatto durante la seconda guerra mondiale – ottenne la cittadinanza nel 1960. Il governo canadese, che espelle quelli che hanno partecipato o si sono resi complici di crimini di guerra, ha revocato la cittadinanza a Oberlander per tre volte a partire dal 1995, ma ogni volta che la decisione è stata ribaltata in appello.

4. Hubert Zafke – Nato in Germania – accusato di crimini commessi in Polonia. Ha lavorato come medico nel lager di Auschwitz negli anni 1943 e 1944. È accusato di complicità nell’omicidio di 3.681 persone. Il suo processo è cominciato all’inizio di quest’anno a Neubrandenburg, nel nord-est della Germania, ma è stato sospeso per le condizioni di salute dell’imputato, che ora ha 95 anni. Davanti all’ufficio di Zafke sfilavano le colonne di deportati in fila per entrare nelle camere a gas. Le accuse contro di lui si concentrano fra l’agosto e il settembre del 1944, quando 14 treni pieni per lo più ebrei, provenienti da Polonia, Slovenia, Grecia, Germania e Paesi Bassi sono arrivati ​​ad Auschwitz. In uno di essi c’erano Anna Frank e sua sorella Margot, poi successivamente spostate al campo di Bergen-Belsen, dove morirono nell’aprile del 1945.

5. Alfred Stark –Nato in Germania – accusato di crimini commessi in Grecia. È accusato di aver partecipato alle esecuzioni di 120 ufficiali italiani nell’isola di Cefalonia, nel settembre del 1943, subito dopo la firma dell’armistizio da parte dell’Italia. Il massacro è parte della strage di 9.500 soldati italiani della Divisione Acqui. Stark, 93 anni, ex caporale della divisione Gebirsgjäger, è stato condannato in contumacia nel 2012 dal tribunale militare di Roma. Ma la Germania, dove Stark vive, ha rifiutato la sua estradizione.

6. Helmut Rasbol (nome cambiato: il precedente era Helmut Leif Rasmussen) – Nato in Danimarca – accusato di crimini commessi in Bielorussia. Nel biennio 1942-43 era una guardia nel campo di sterminio di Bobruisk, in Bielorussia. In quei due anni quasi tutti i deportati ebrei furono giustiziati o morirono per le orribili condizioni della prigionia. Rasbol, oggi novantunenne, vive a Copenhagen. Ma il direttore della sezione israeliana del Wiesenthal, Efraim Zuroff, ha presentato una denuncia alla polizia danese, perché apra un’indagine sull’ex guardia nazista. Zuroff sostiene che Rasbol ha aderito volontariamente alle SS ed abbia assistito ad esecuzioni di ebrei, poi gettati in una fossa comune. Le accuse di Zuroff sono basate sul libro inchiesta Skole i vold (“Il Libro della Violenza”).

7. Aksel Andersen – Nato in Svezia – accusato di crimini commessi in Bielorussia. Anche Andersen, nel biennio 1942-43, era una guardia nel lager di Bobruisk in Bielorussia, dove quasi tutti i prigionieri del campo furono giustiziati o morirono in circostanze orribili.

8. Johann Robert Riss – Nato in Germania – accusato di crimini commessi in Italia. Partecipò alla strage di 174 civili a Padule di Fucecchio (Pistoia), avvenuta il 23 agosto del 1944, come rappresaglia per l’uccisione di due soldati tedeschi. Il caso è stato documentato da Charles Edmonson, un sergente britannico determinato a trovare i responsabili. L’ex sergente Robert Johann Riss è uno di loro. Nel 2011, il tribunale militare di Roma lo ha condannato in contumacia all’ergastolo con altri due nazisti, chiedendo inoltre al governo Merkel un risarcimento di 14 milioni di euro per i parenti delle vittime della strage. La Germania ha rifiutato di pagare tale somma e ha rifiutato anche l’estradizione in Italia di Riss. L’ex sergente nazista, 93 anni, vive ancora in nel suo Paese.

9. Algimantas Mykolas Dailide – Nato in Lituania – accusato di crimini commessi in Lituania). Ha fatto parte della Saugumas (una sorta di Gestapo lituana), che a Vilnius arrestò ebrei e polacchi che furono successivamente giustiziati dai nazisti e dai collaborazionisti lituani. Come molti nazisti è fuggito negli Stati Uniti e ha ottenuto la cittadinanza americana tacendo sul suo ruolo nella Seconda guerra mondiale. Scoperto negli anni 90, è stato espulso dagli Usa nel 2004. Tornato in Germania, nel 2008, il quotidiano israeliano Haaretz lo stanò a Kirchberg, in Germania occidentale, dove viveva con la moglie. Un tribunale lituano ha condannato Dailide per i suoi crimini di guerra, ma una successiva sentenza ha stabilito che le sue condizioni di salute non gli permettono di scontare la pena. Dailide, nato il 12 marzo 1921, oggi ha 95 anni.

10. Jakob Palij o Jakiw Palij – Nato in Polonia – accusato di crimini commessi in Polonia). Guardia SS nel campo di concentramento di Trawniki, dove furono uccisi più di 6.000 ebrei. Palij è accusato di aver impedito la fuga dei prigionieri e di aver “direttamente contribuito alla loro esecuzione”. Lui ha sempre negato. A 93 anni, Palij vive nel quartiere di Jackson Heights (Queens, New York), dove regolarmente si svolgono manifestazioni di protesta davanti alla sua casa. Nel 2003 gli Stati Uniti gli hanno tolto la cittadinanza e lo hanno espulso, ma nessuno dei tre Paesi europei nei quali poteva essere mandato ha accettato di ospitarlo. Finirà con ogni probabilità i suoi giorni a New York.