Nucleare, il ministero dell’Economia boccia le modifiche al ddl del Senato: “Mancano i soldi”

Pubblicato il 10 Giugno 2009 - 16:12 OLTRE 6 MESI FA

Non ci sono i soldi, e il Ministero dell’Economia blocca il disegno di legge che apre al ritorno del nucleare in Italia. Il Tesoro annuncia di non essere disposto ad accettare alcune novità introdotte dal Senato, le modifiche peserebbero sulle spalle dei cittadini.

A finire nel mirino del ministero ci sono 34 norme, tra cui l’incremento della Robin tax e delle bollette energetiche. In una lunga relazione del 5 giugno, inviata alle commissioni parlamentari competenti. Le novità approvate dal Senato «introducono contrariamente all’azione del governo, misure che in quanto suscettibili di determinare incrementi delle tariffe a carico dei consumatori, direttamente e/o indirettamente riversano i discendenti effetti pregiudizievoli a carico degli utenti finali e presentano gravi profili di legittimità sotto l’aspetto contabile».

Sono 18 le proposte presentate dal ministero dell’Economia, di cui 4 soppressive. Secco il no all’incremento, dal 5,5% al 6,5%, della Robin tax, l’aliquota ordinaria Ires a carico delle grandi aziende petrolifere e dell’energia elettrica perché quel denaro era destinato alla copertura dei foondi dell’editoria. Viene bocciata anche la possibilità di avvalersi di consulenti esterni che «non è in linea con l’attuale orientamento del governo diretto a un generale contenimento della spesa di personale».