Paesi fondatori Ue, ”Addio Gran Bretagna sia veloce”

Pubblicato il 25 Giugno 2016 - 17:39 OLTRE 6 MESI FA
Il quartier generale dellaUe a Bruxelles

Il quartier generale dellaUe a Bruxelles

GERMANIA, BERLINO – Esprimiamo la nostra fiducia nel futuro dell’Unione europea”.

Così si conclude la dichiarazione comune dei sei Paesi fondatori della Ue, distribuita al termine dell’incontro, a Berlino, convocato dal ministro degli Esteri tedesco, Frank-Walter Steinmeier, dopo la Brexit.

Hanno partecipato Paolo Gentiloni per l’Italia, Jean-Marc Ayrault per la Francia, Bert Koenders per l’Olanda, Didier Reynders per il Belgio e Jean Asselborn per il Lussemburgo.

I ministri esprimono “dispiacere” per il fatto che il Regno Unito abbia deciso di lasciare la Ue che, viene spiegato, “perde non solo uno Stato membro ma un patrimonio di storia, tradizione ed esperienza”. In questa “nuova situazione”, l’accordo di febbraio “cessa di esistere” e ci si aspetta che “il governo britannico faccia chiarezza e dia efficacia a questa decisione al più presto possibile”.

I ministri degli Esteri degli Stati fondatori “riconoscono diversi livelli di ambizione tra gli Stati membri in tema di integrazione europea. “Non si torna indietro rispetto a quanto finora raggiunto, ma bisogna trovare modi migliori per confrontarsi con questi diversi livelli in modo da assicurare che la Ue sia all’altezza dei desideri dei cittadini”.

Confermando l’impegno per l’Unione europea, i sei ministri riconoscono che “lo scontento sul suo funzionamento è manifesto in parti delle società”. Da qui l’impegno a farla “funzionare meglio per i cittadini. Si deve ripartire dunque dal rafforzamento “della coesione e della solidarietà. Assicurare più sicurezza interna ed esterna, una politica efficace rispetto al fenomeno degli immigrati e dei rifugiati; promozione della crescita, dell’occupazione e completamento dell’Unione monetaria”.