Paesi Ocse: giù il Pil (-4,3%), cresce la disoccupazione. Ue: crolla la fiducia nell’economia
Quest’anno l’insieme dell’area dei 30 paesi dell’Ocse dovrà fare i conti con un calo del 4,3 per cento del Pil, mentre il 2010 – l’anno in cui si dovrebbe uscire dal tunnel della crisi finanziaria – si profila con un andamento «prevalentemente piatto» della crescita. Lo ha detto il segretario generale dell’Ocse, Angel Gurria, durante il vertice del G8 del Lavoro a Roma. Inoltre Gurria prevede tassi di disoccupazione «vicini al 10 per cento nel 2010, questo significa 25 milioni di persone» senza lavoro in più «solo nell’Ocse».
Nel frattempo nell’Eurozona continuano a calare gli indicatori di fiducia nell’economia. L’Economic Sentiment Indicator (Eic) è calato di 0,7 punti a quota 64,6, mentre nella Ue a 27 è sceso di 0,6 punti a 60,3. Si tratta dei livelli più bassi mai raggiunti dall’indice dal gennaio 1985. La fiducia dei consumatori resta invece stabile nella Ue mentre cala di un punto, scendendo a -34, nell’eurozona. Tra i paesi europei, l’Eic ha il calo maggiore in Italia (-4,5 punti), mentre si registrano declini più contenuti in Francia (-1), Polonia (-1), Germania (-0,8) e Gran Bretagna (-0,4). Fiducia in ripresa in Spagna (+0,8 punti) e Olanda (+1,3).
Sempre in ribasso l’Euribor a tre mesi, il tasso che le banche applicano fra loro per i prestiti di depositi trimestrali. Il tasso è calato all’1,52% dall’1,53% di venerdì scorso, aggiornando il minimo storico. Giù all’1,01% anche l’Euribor a una settimana, mentre quello a un mese resta invariato all’1,15%. I dati sono rilevati dall’European Banking Federation.