Palermo: PG, lo “stalliere” Mangano ad Arcore per conto delle cosche

Pubblicato il 25 Settembre 2009 - 12:43 OLTRE 6 MESI FA

mangano“Vittorio Mangano fu assunto nella tenuta di Arcore di Silvio Berlusconi per coltivare interessi diversi da quelli per i quali fu ufficialmente chiamato da Palermo fino in Brianza”. Così il procuratore generale Antonino Gatto è entrato  subito nel vivo della requisitoria del processo al senatore Marcello dell’Utri (Pdl) per concorso esterno in associazione mafiosa. Il parlamentare era stato condannato in primo grado a nove anni di carcere.

Questa mattina, venerdi, davanti alla seconda sezione della Corte di appello di Palermo, Gatto ha affrontato subito il tema dello “stalliere di Arcore”. “Ma davvero – si è chiesto il Pg – non fu possibile trovare in Brianza persone capaci di sovrintendere alla tenuta di Arcore? Davvero dall’estremo nord ci si dovette spostare a Palermo per trovare una persona che non conosceva la zona e le coltivazioni brianzole? In realtà – ha proseguito Gatto – non solo Mangano non sapeva nulla di cavalli e di coltivazioni : ma se guardiamo i suoi numerosissimi precedenti penali, gli interessi che coltivava erano di tutt’altra natura rispetto a quelli agricoli”.

Dell’Utri non era presente in aula. Ad ascoltare l’atto d’accusa del pg  c’erano invece  i difensori dell’imputato, gli avvocati Nino Mormino, Giuseppe Di Peri e Pietro Federico.