Papa Ratzinger: l’uomo vuole essere dio, ma la tecnica non è solo progresso

Pubblicato il 17 Aprile 2011 - 11:55 OLTRE 6 MESI FA

CITTA’ DEL VATICANO – L’uomo desidera raggiungere le altezze di Dio, ”essere come Dio”. L’umanita’, riflette il Papa, ha realizzato tante cose: ”siamo in grado di volare. Possiamo vederci, ascoltarci e parlarci da un capo all’altro del mondo. E tuttavia, la forza di gravità che ci tira in basso e’ potente. Insieme con le nostre capacità non è cresciuto soltanto il bene. Anche le possibilità del male sono aumentate e si pongono come tempeste minacciose sopra la storia”.

E non sempre le ”grandi conquiste della tecnica ci rendono liberi e sono elementi del progresso dell’umanita”’. Anche i nostri limiti sono rimasti: basti pensare alle catastrofi che in questi mesi hanno afflitto e continuano ad affliggere l’umanita”’.

Questa la riflessione che Benedetto XVI ha proposto a oltre 40 mila fedeli radunati in piazza San Pietro per la messa cosiddetta delle Palme, che ricorda l’ingresso in Gerusalemme di Gesu’, acclamato dal popolo, e apre i riti della Settimana santa della chiesa cattolica. Il rito solenne si e’ aperto con la processione di cardinali, vescovi, sacerdoti e fedeli con in mano ramoscelli d’ulivo, mentre Benedetto XVI ha fatto il suo ingresso in piazza a bordo della papamobile, avvolto in paramenti rosso-dorati, benedicendo la folla. (SEGUE).