Parmalat: Lactalis incassa l'ok dei sindacati

Pubblicato il 16 Maggio 2011 - 19:42 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – I sindacati si schierano con Lactalis e dicono si' all'acquisizione di Parmalat per mano francese. A ventiquattro ore dalla riunione del Cda di Collecchio, chiamato ad esprimersi sulla congruita' dell'offerta da 3,4 miliardi che partira' il prossimo 23 maggio, i vertici del gruppo transalpino atterrano a Fiumicino, incontrano i segretari generali della Flai Cgil, Uila Uil e Fai Cisl, li rassicurano sul fronte occupazionale e organizzativo ma ribadiscono che il prezzo dell'Opa non si tocca. E dalla riunione informale, che si e' tenuta presso l'hotel Hilton di fronte allo scalo capitolino, e' emersa un' ''ampia condivisione'' al piano che fara' nascere un polo alimentare, composto da due societa' distinte, da quasi 14 miliardi di fatturato (13,7 mld). Dall'altra parte del tavolo quindi i vertici di Lactalis in Italia: dal presidente Antonio Sala (nonche' Dg di Groupe Lactalis) all'amministratore delegato Jean-Marc Bernier al responsabile relazioni sindacali e risorse umane, Carlo Farina. Al centro della discussione, quindi, le garanzie su occupazione, organizzazione e sede. E, come gia' emerso anche dal prospetto dell'Opa, Lactalis ha ribadito la possibilita' ''di far confluire in Parmalat le proprie attivita' nel settore del latte confezionato, tra le quali quelle detenute in Francia e in Spagna, dando luogo cosi' alla nascita di un campione di rilevanza mondiale con sede, organizzazione e testa in Italia, in grado di confrontarsi con i maggiori operatori nazionali. Il progetto, hanno spiegato i sindacalisti al termine dell'incontro, ''e' stato giudicato valido sia per il futuro di Parmalat che per le prospettive dell'indotto del settore''. In particolare, i sindacati ''hanno convenuto che il progetto di Lactalis risponde positivamente ai criteri di valutazione condivisi tra organizzazioni sindacali e Ministero dello Sviluppo''. Quanto all'Opa – che domani passera' ai 'raggi X' del Cda guidato da Enrico Bondi sulla base della fairness opinion di Goldman Sachs -, Sala ha fatto capire che non ci sara' nessun ritocco. ''Il prezzo e' quello'', ha detto il manager riferendosi all'offerta da 2,6 euro, ovvero 20 centesimi in meno rispetto a quanto pagato dalla famiglia Besnier per rilevare il 15,4% in mano ai fondi esteri (Skagen, Zenit e MacKenzie). Intanto, la stampa estera ha cominciato a disegnare l'assetto di comando della nuova Parmalat in vista dell'assemblea di fine giugno (25 o 28 in seconda) che sancira' la fine dell'era Bondi. Secondo Les Echos infatti Lactalis affidera' le redini di Collecchio all'ex presidente dell'Enel, Franco Tato', affiancato dall'amministratore delegato Daniel Jaouen, dal direttore finanziario Olivier Savary e dallo stesso Sala. .