Patrizia D’Addario: “Silvio mi vuole in galera? Me lo dica in faccia”

Pubblicato il 15 Settembre 2009 - 12:49 OLTRE 6 MESI FA

Una lunga intervista per fare chiarezza sulla vicenda che l’ha associata al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Patrizia D’Addario parla al Manifesto e racconta anche di quelle serate passate a Palazzo Grazioli.

La prima risposta, però, è al leader della Lega Nord Umberto Bossi che aveva collegato l’inchiesta di Bari alla mafia: «Dietro di me non c’è proprio nessuno. Sono una donna sola».

Sul premier, invece, l’escort si sente pronta ad un confronto diretto anche in pubblico: «Berlusconi sembrava affettuoso, ma era finto. E ora dice che mi manda in galera per 18 anni…voglio che me lo dica in faccia».

Quindi il racconto delle due serate a Palazzo Grazioli: la prima sera la D’Addario scelse di non rimanere perchè  «c’erano troppe ragazze, di quelle che lavorano in televisione, compreso qualche nome che non è ancora uscito». La seconda sera, invece, «era diverso. Non c’erano tutte quelle ragazze della prima volta, ed era programmato che restassi. Avevo accettato credendo davvero che lui avesse interesse per me, per la mia vita, per il mio problema. Lui cerca di colpirti dimostrando una grande sensibilità. Ma è tutta una finzione, una finzione reale pura. La verità è che siccome con l’offerta di andare in tv non funzionava, lui è passato per la porta del mio cuore. Ha fatto leva sul suicidio di mio padre».

Patrizia D’Addario riserva una battuta anche a Noemi Letizia: «Tutte recitano un copione e il copione è sempre uguale. Lo vedi anche dalle dichiarazioni che sono state rilasciate. Il ritornello è sempre quello». Infine, dalla escort, solidarietà a Veronica Lario: «È una donna che ha sofferto, una donna forte».