Pd, Fassino: “Chi sta con Bersani è un nostalgico. Marino non ha la maturità per guidare il partito. Franceschini l’uomo giusto”

Pubblicato il 28 Agosto 2009 - 08:20 OLTRE 6 MESI FA

«Ho stima per Bersani, ma chi lo sostiene lo fa con la nostalgia di quello che eravamo». Aprendo “Festa Pesaro”, evento del Partito Democratico provinciale, Piero Fassino ha ribadito il suo sostegno personale a Dario Franceschini nella sfida a tre per la segreteria nazionale.

Rispondendo ad una domanda sulle candidature, l’ex segretario del Pd, eletto proprio nell’assise nazionale di Pesaro, ha detto di avere stima per Bersani ma ha invitato chi andrà alle primarie a «puntare sullo spirito di scommessa che ha animato il progetto del partito democratico».

Per Fassino, infatti, «il Pd è un’esperienza unica, che deve unire donne e uomini provenienti da storie e culture diverse. E Franceschini mi sembra la figura più coerente per ricoprire questo incarico».

Guardando al futuro e disegnando uno scenario dopo la nomina dell’attuale segretario uscente, Fassino ha aggiunto che «ci vuole un gruppo dirigente forte ed autorevole e Bersani deve essere una delle figure principali all’interno di quel gruppo», ma «adesso la scelta più utile, funzionale e coerente per il Pd è Franceschini».

Lapidario, invece, il giudizio sul terzo candidato alla guida del partito: «Marino non ha l’esperienza e la maturità adatta a guidare il partito, pur essendo la sua una candidatura legittima».

Fassino non si è sottratto quando gli hanno chiesto di Veltroni: «Si è caricato il partito in una fase di passaggio molto complicata e difficile, in politica occorre sempre fare i conti con i processi reali e le conseguenze della sconfitta non potevano non avvertirsi».

Infine un cenno alle alleanze per tornare ad essere maggioranza nel Paese: secondo Fassino sono «necessarie, nessuno può pensare che non servano, però non può accadere quello che è successo con il governo Prodi».