Pescara/ Tentano la rapina in una gioielleria, ma i proprietari avvertono la polizia. All’arrivo degli agenti parte la sparatoria, poi i tre vengono arrestati.

Pubblicato il 4 Luglio 2009 - 19:35 OLTRE 6 MESI FA

Una sparatoria a margine di una tentata rapina. L’episodio è accaduto alla gioielleria Montalbano di corso Vittorio Emanuele, nel pieno centro di Pescara, dove erano entrati tre uomini armati di pistola. Ma dal negozio è partito l’allarme ed è intervenuta la polizia. A quel punto è partita la sparatoria e i tre sono stati arrestati.

Uno di loro, il tarantino Paolo Grassi, 24 anni è un evaso che si trovava in carcere a Taranto per tentato omicidio. Qualche tempo fa era scomparso mentre beneficiava di un permesso. Gli altri due sono il fratello, il ventitreenne Enrico Grassi, originario di Galatina, in provincia di Lecce e Massimo D’Onofrio, 30 anni di Napoli, tutti pluripregiudicati.

Nel pomeriggio i tre, con la pistola in pugno, hanno chiesto al titolare della gioielleria e alla moglie di consegnare il bottino. Uno dei due commercianti ha subito fatto partire l’allarme collegato con la questura e nel giro di pochissimo sono intervenute una pattuglia della squadra volante e una del reparto prevenzione crimine di Bologna. Uno dei tre ha tentato di prendere in ostaggio il proprietario del negozio e ha esploso dei colpi contro la vetrina, che si è infranta. Anche la polizia ha sparato in aria a scopo intimidatorio.

La moglie del commerciante ha aperto la porta e consentito agli agenti di entrare. C’è stata quindi una colluttazione tra polizia e rapinatori e i tre sono stati arrestati. Sembra che avessero un complice che potrebbe avere atteso all’esterno in una Fiat Uno bianca risultata rubata e trovata in un vicolo di corso Vittorio con il motore acceso. La polizia lo sta cercando, così come si sta lavorando per capire se il gruppo possa aver messo a segno altre rapine.